ANGELICO APROSIO
DA STUDENTE IN VENTIMIGLIA DETTO "IL FILOSOFO", POI DEFINITO A VENEZIA "IL POETA" E PASSATO PER TANTI PSEUDONIMI SIN ALL'ELOGIATIVO SOPRANNOME EX ORIGINE DE "IL VENTIMIGLIA"
CONVINTO DAL CARISSIMO AMICO E FAUTORE, L'ERUDITISSIMO
MONSIGNOR B. BONIFACIO DI DARE SEDE DEFINITIVA
ALLA SUA BIBLIOTECA-MUSEO NELLA PATRIA, CIOE' NELLA NATIA CITTA' DI VENTIMIGLIA OVE STAVA PER RIENTRARE
RIGETTANDO LE RICHIESTE SPESSO PRESTIGIOSE DI ASSIMILAZIONE E/O FUSIONE
DEL SUO MATERIALE ANTIQUARIO E LIBRESCO CON QUELLO DI ALTRE BIBLIOTECHE TRA CUI LA CELEBRE ANGELICA DI ROMA
DI CUI ERA REGGENTE IL SUO AMICO G. FOSCHI
PRESE A MEDITARE SULL'
IDEAZIONE DELLO SCUDO ARALDICO
***SUO E CONSEGUENTEMENTE CASATA DEGLI APROSIO DA APPORRE ALL'INGRESSO DELLA PRIMA LIBRARIA***
LO [ Nota metodologica = Aprosio si fidò troppo della sua "gloria" mondana e letteraria ed a livello non solo italiano Aprosio non vagliò la possibilità di avere e soprattutto di potersi fare degli osteggiatori "in Patria" ed oggettivamente non usò molta diplomazia nel relazionarsi ai potenti locali, agli eruditi del Capitanato ed ai Religiosi della Diocesi = senza vagliare che in fondo era, dopo tanto tempo, l'ultimo venuto e specie per i popolani, manovrabili da costoro, era poco più di un "misterioso frate" venuto da lontano = tutto questo non incise forse più di tanto per quanto è concesso sapere ma è invece da dire che l'ostacolo più noto e più pericoloso avverso l'erezione della "Biblioteca Aprosiana" (senza però dimenticare le avversioni che si suscitò contro in relazione alle sue considerazioni sulla conservazione del patrimonio culturale in genere e di Ventimiglia in particolare, l'antica e romana Albintimilium: di cui fu il primo a individuare la topografia con scorno di chi la voleva altrove spesso esplicitate ma comunque destinate ad esser accorpate nel manoscritto inedito de
Le Antichità di Ventimiglia) fu però mosso
da un frate nominato genericamente "Tragopogono o Barba di Capro/Caprone" che, dopo varie ed esplicite opposizioni (addirittura sobillando quelli che Aprosio chiamava "figliuoli della Terra": i villani in particolare, impegnati nella lotta separatistica da Ventimiglia che avrebbe dato vita alla "Magnifica Comunità degli Otto Luoghi) non senza pericolo
per Angelico decise di ricorrere alla potente "Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari" e specificamente in relazione all' "ampliamento o alle modifiche di qualsiasi convento" = ricorso che, il sopraelevamento dell'ala est del Chiostro di Ventimiglia per istituirvi la sede fisica della Biblioteca Aprosiana
con inevitabile modifica strutturale dell'edificio, avrebbe potuto dargli ragione: il timore aprosiano doveva essere evidente data la palese soddisfazione -insolita per un religioso e specie a riguardo d'un altro sacerdote- espressa da Aprosio nel repertorio della Biblioteca Aprosiana del 1673 in merito alla morte improvvisa nel 1661 di tal personaggio con conseguente cassazione delle sue iniziative legali]
SCUDO ARALDICO DELLA
"PRIMA BIBLIOTECA APROSIANA"
ED I PROBLEMI CAUSATI AD ANGELICO APROSIO
SIN AL PUNTO DI SCRIVERE
DOPO AVER MOTIVATO CON NECESSARIA DIPLOMAZIA UNA SCELTA ALTERNATIVA
UNA FRASE PIU' PUNGENTE E SEGNANTE LA DELUSIONE
"SICCHE' GL'INVIDI CHETASSERO L' ISTREPITI SI' DA NON DIRE CHE SI VOLESSE SOLLEVARE
ISPEZIAL OSTELLO IN SORTA DI QUEL PER MAUSOLO, CHE FOSSE D'ONORE SOL A QUEI DI
CASA APROSIO, SI PREPARO' COLLI AMICI NOVELLO EMBLEMA ALLA LIBRARIA"
L' ENIGMA DELLO NON RISULTA CASUALE ANGELICO APROSIO ANGELICO APROSIO ANGELICO APROSIO
STEMMA, MARCHIO, EMBLEMA, ICONA
DELLA SECONDA "BIBLIOTECA APROSIANA"
UN'ESPERIENZA FRUTTO DI SCAMBIO FRA ERUDITI, ORGANIZZATA, IN GRAN PARTE REALIZZATA MA NON PUBBLICAMENTE FINALIZZATA
MA CON IL TERMINALE FIGURATIVO MASCHERATO IN FORMA D'AVANZATA PROGETTAZIONE
ENTRO UN LIBRO DI A. MUSCETTOLA CONTENENTE DEDICATO AD APROSIO UN
DISCORSO DEGLI ECCESSI DELLA VERA AMICIZIA
CHE PER REALIZZARE
QUESTO ESPERIMENTO GRAFICO
DI CUI QUI SI PROPONE UNA SOLUZIONE DEFINITIVA COSTRUITA UTILIZZANDO UNO DEI DUE RITRATTI APROSIANI
ABBIA CONCORSO
ANTONIO MUSCETTOLA CHE PER LA SUA TRAGEDIA BELISA
SI VALSE SU CONSIGLIO DEL "VENTIMIGLIA" DI UN ALTRO AMICO DI APROSIO
IL BRAVO QUANTO TRAGICAMENTE SCOMPARSO
GIOVANNI MATTIA STRIGLIONI DI BADALUCCO =
PROPRIO QUELL'
ANTONIO MUCETTOLA
DI CUI NEL REPERTORIO DELLA BIBLIOTECA APROSIANA
COMPAIONO QUESTI ELOGI E QUESTA CORRISPONDENZA POETICA
INTRATTENUTA CON GIOVANNI MATTIA STRIGLIONI
E GLI
ORDINI CAVALLERESCHI
ED IN PARTICOLARE DEI CAVALIERI GEROSOLIMITANI
***DA CARLO DEI CONTI DELLA LENGUEGLIA A GIACOMO BOSIO***
E GLI
ORDINI CAVALLERESCHI
IN PARTICOLARE:
***APROSIO CAVALIERE AURATO E CONTE PALATINO***
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