Arles città del dipartimento delle Bocche del Rodano nella Francia Meridionale a circa 70 Km. da Marsiglia, sita tra i modesti rilievi delle Alpilles e l'area paludosa della Camargue.
Si tratta dell'antica ARELATE il cui nome è d'ascendenza celtica (ar-lath="davanti alla palude"): si suppone comunque che la città fosse stata in origine una colonia greca, cui non furono estranei contatti commerciali e culturale, prevalentemente se non esclusivamente per VIA MARITTIMA, con l'area storica dei Liguri Occidentali.
Nel 46 a.C. per volontà di Cesare fu eretta a "colonia romana" destinata a diventare sotto Augusto una città assai prospera.
Il centro romano, come castrum, sorse sulla riva destra del Rodano ove ora sorge il quartiere di "Trinquetaille".
Sono ancora riconoscibili la pianta a scacchiera del primitivo tessuto urbano [tagliato dalle vie principali del cardo (direzione N-S) e del Decumano (dir. E-O)] e il perimetro non perfettamente regolare della cinta muraria.
Altri resti importanti della lunga e pacifica dominazione romana sono le rovine del teatro su 3 ordini di arcate, l'anfiteatro d'età adrianea, le terme costruite all'epoca di Costantino: attraverso i secoli fu notevole lo sviluppo industriale degli opifici di Arelate tanto che si son rinvenute tracce di un complesso polifunzionale di MULINI AD ACQUA.
La città verso il 400 divenne il capoluogo della Prefettura delle Gallie e già dal 255 si ha notizia sicura dell'esistenza di un vescovo cristiano: nel 314 vi si tenne un Concilio che condannò l'eresia africana dei donatisti (fra il 353 ed il 1303 vi si tennero altri 11 Concili e Sinodi).
Caduto l'Impero Romano d'Occidente passò sotto il dominio dei Visigoti, degli Ostrogoti e quindi dei Franchi, poi nel 730 fu saccheggiata dagli Arabi.
Verso il X sec. divenne capitale del regno di Borgogna (detto anche di Arelate) formatosi dalla fusione delle due Borgogne e della Provenza.
Il regno ebbe vita travagliata da lotte intestine e da pressioni straniere finché nell'XI sec. cadde sotto la sovranità imperiale.
A questo fatto successe un progressivo dissolvimento della sua compattezza venendo in tempi distinti in parte annesso al Trono di Francia ed in parte (la regione nord) all'Unione di Borgogna.
La prosperità di Arelate fu sempre dovuta alla sua straordinaria importanza marinara e commerciale: in epoca imperiale romana era sede di potenti CORPORAZIONI COMMERCIALI (in pratica l'equivalente delle moderne grandi compagnie commerciali) che controllavano, colle loro flotte di centinaia di navi da trasporto, gran parte del commercio alimentare (grano ed olio ma non solo) e manifatturiero, da e per le Gallie, tenendo uffici e magazzini in quasi tutti i porti non escluso quello di Albintimilium e naturalmente di Ostia il gran porto mercantile di Roma.
La floridezza decadde verso il XIII sec. quando, nel 1251, la città dovette consegnarsi a CARLO D'ANGIO', conte di PROVENZA.
Da tal epoca seguì le sorti della stessa Provenza venendo alla fine annessa alla Corona di Francia nel 1481.
La decadenza della città, già potentissima, coincise con l'interramento del suo sicuro porto fluviale sì che del suo antico splendore commerciale e della leggendaria opulenza oggi non restano che i resti di monumenti romani e medievali.
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