cultura barocca
Informatizzazione del testo digitalizzato a cura di Bartolomeo Durante Nel contesto di questa vicenda di esorcismo od artifizio resta comunque fuor di dubbio che la frase di per se stessa io non temo che un becco dovette esser un bel rompicapo -prendendo sul serio la vicenda senza giudicarla una qualche forma di provocazione ideologica- ad estrapolare (da siffatta espressione del "posseduto" Abate Maggiolo) la figura di un esorcista di caratura superiore = attesa che tutta una potente letteratura anche escrologica sarebbe stata assai più propensa ad intuire nella frase la sua traslitterazione "non temo nessuno" nel senso che dal profilo dialettale becco/bekko detto da un posseduto o presunto tale equivaleva a produrre un'ulteriore oscenità, corrispondente in gergo a quella di "cornuto" vale a dire, nell'accezione predominante, di un uomo da ben poco conto perché incapace, in ambiente patriarcale e misogino, di farsi rispettare dalla stessa propria consorte

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