Molto interessanti risultano gli scritti
del medico di Glasgow SYLVESTER RATTRAY, ADITUS NOVUS AD OCCULTAS SYMPATHIAE ET ANTIPATHIAE CAUSAS INVENIENDAS... [tratta dal Theatrum sympatheticum auctum, exhibens varios authores. De pulvere sympathetico quidem: digbaeum, straussium, papinium, et mohyum. De unguento verò armario: ... Praemittitur his Sylvestri Rattray, Aditus ad sympathiam et anti-pathiam ( vedi Dictionary of National Biography, 1885-1900, Volume 47: opera ripresa dalla monografia Aditus novus ad occultas sympathiae et antipathiae causa inveniendas: per principia philosophiæ naturalis, ex fermentorum artificiosa anatomia hausta, patefactus à Sylvestro Rattray ...,
Tubingae : impensis Johannis Henrici Reisii, 1660 )
"Editio novissima, correctior, auctior, multisque parasangis melior"
Norimbergae : apud Johan. Andream Endterum, & Wolfgangi junioris haeredes, 1662] = per una lettura più agile consulta qui
l' INDICE GENERALE MODERNO DI ANTIPATIE E SIMPATIE TRA ANIMALI, VEGETALI, MINERALI SECONDO LA "LEGGE DI ATTRAZIONE E REPULSIONE": e confronta le conclusioni di SYLVESTER RATTRAY
con quelle sullo stesso tema di HEINRICH AGRIPPA VON NETTENSHEIM
contenute nel DE OCCULTA PHILOSOPHIA di cui leggi tradotti in italiano il CAPITOLO XV ("LA SOMIGLIANZA") ed il CAPITOLO XVIII
("DELLE INCLINAZIONI CONTRARIE")
CAPITOLO XV
IN CHE MODO DOBBIAMO RICERCARE E SPERIMENTARE
POTERI DELLE COSE, TRAMITE LA SOMIGLIANZA.
E' manifesto, dunque, che nelle cose le proprietà occulte non derivano dalla natura elementare, ma, occulte ai nostri sensi, a stento note persino alla ragione, vi sono state impresse in modo divino: esse traggono origine dalla vita e dallo spirito del mondo tramite i raggi delle stelle, e non possono essere da noi conosciute che con l'esperienza e le congetture .
Perciò tu che, avido, desideri dedicarti a questa ricerca, devi considerare che ogni cosa si muove e si rivolge verso il suo simile, inclinando verso se stessa con tutte le sue forze, tanto in proprietà, cioè in potere occulto, quanto in qualità, ossia in potere elementare, e talvolta anche nella stessa sostanza, come vediamo nel caso del sale. Infatti, tutto ciò che sta a lungo con il sale diviene sale: ogni agente, quando comincia ad agire, non si muove verso ciò che gli è inferiore, ma, in un certo modo e per quanto è possibile, verso il suo pari, e ciò che gli è conforme. E questo lo si vede chiaramente negli animali dotati di senso, nei quali la virtù nutritiva non trasforma il cibo in erba, o in pianta, ma in carne sensibile.
Dunque, quelle cose in cui si trova qualche qualità o proprietà in grado eccessivo, come il caldo, il freddo, l'audacia, il timore, la tristezza, l'iracondia, l'amore, l'odio o qualsiasi altra passione o virtù, sia insita in esse per natura, sia, qualche volta, anche per arte o per caso, come la spudoratezza nella meretrice, queste cose spingono e incitano moltissimo alla qualità, passione o virtù che posseggono. Così il fuoco eccita al fuoco, l'acqua all'acqua, e l'audace all' audacia.
Dai medici è risaputo che il cervello giova al cervello, e il polmone a un altro polmone: cosi si dice che l'occhio destro di una rana, sospeso al collo in un panno bianco, guarisce l'infiammazione dell'occhio destro; se invece l'occhio malato è il sinistro, si userà l'occhio sinistro della rana. La stessa cosa si dice degli occhi del granchio. Le zampe della tartaruga sono impiegate nella cura dei gottosi, legate in modo tale che il piede è appeso al piede, la mano alla mano, il destro al destro, il sinistro al sinistro.
In tal modo si racconta che ogni animale sterile provochi sterilità, e di esso soprattutto i testicoli, l'utero e l'urina: perciò la donna che prende ogni mese urina di mulo, o qualcosa in essa infuso, pare che non possa concepire.
Se dunque vogliamo adoperarci a produrre qualche proprietà o virtù, cerchiamo gli animali, o le altre cose, che maggiormente possiedono tale proprietà, e di questi prendiamo la parte, in cui tale proprietà o virtù è vigorosa al massimo grado. Ad esempio, se si vuole ottenere l'amore, ci si procuri qualche animale che ama più degli altri, come la colomba, la tortora, il passero, la rondine, la cutrettola, e di questi si prendano le membra, o le parti in cui è piu forte il desiderio venereo, che sono il cuore, i testicoli, l'utero, il membro virile, lo sperma, il mestruo. Tutto questo bisogna poi farlo in quella stagione, in cui gli animali sono maggiormente in preda a questa passione: allora, infatti, apportano e provocano molto amore.
In modo analogo, per accrescere il coraggio si vada in cerca di un leone, o di un gallo, e di questi si usino il cuore, gli occhi e la fronte. Così, dunque, si deve intendere ciò che dice Psello Platonico, che i cani, i corvi e i galli aiutano a vegliare, ed anche l'usignolo, il pipistrello e la nottola, soprattutto con il capo, il cuore e gli occhi. Perciò si dice che se qualcuno porterà su di sé il cuore del corvo o del pipistrello, non potrà prendere sonno fintantoché non l'avrà deposto. La stessa cosa provoca il teschio del pipistrello, legato al braccio destro di colui che veglia: se però verrà posto sopra un dormiente, questi non potrà svegliarsi finché il teschio non sarà stato allontanato da lui.
Nello stesso modo, la rana e il gufo rendono loquaci, soprattutto la loro lingua e il loro cuore. La lingua di una rana acquatica, messa sotto la testa, fa parlare nel sonno; e il cuore di un barbagianni, posto sulla mammella sinistra di una donna addormentata, è in grado di farle rivelare ogni segreto: la stessa cosa si dice che possa compiere il cuore della civetta, e il grasso di lepre applicato sul petto della dormiente.
Similmente, tutti gli animali longevi contribuiscono ad una vita lunga, e tutti quelli che possiedono il potere di rinnovarsi concorrono a rinnovare e a ringiovanire il nostro corpo (i medici hanno mostrato più volte di essere a conoscenza di questa virtù): questo è manifesto nel caso della vipera e dei serpenti. E' noto che i cervi ringiovaniscono mangiando serpenti; ugualmente la fenice
rinasce dalle proprie ceneri, e il pellicano possiede un potere simile: se s'immerge la sua zampa destra nel letame caldo, dopo tre mesi da essa si genera un nuovo pellicano. Perciò certi medici promettono di restituire la giovinezza con misture di vipera cd elleboro, o preparate con le carni di alcuni animali, e talvolta ci riescono, come Medea riuscì a restituirlo al vecchio Pelia.
Si ritiene anche che bere il sangue di un orso, scaturito da una ferita recente, accresca la forza corporea: poiché quell'animale é assai robusto. [...]