Fotografia tratta dal volume "Terzorio..."

Nell'IMMAGINE SOPRA PROPOSTA si vede il PILONE MARIANO di TERZORIO o meglio l'ICONA DI SANTA MARIA DEGLI ANGIOLI custodita nella NICCHIA DEL PILONE (il nome risale al "I CONVEGNO FRANCESCANO" tenuto nel vicino paese di POMPEIANA del 1927 organizzato da FRA GINEPRO DA POMPEIANA: in precedenza l'antico manufatto sacro era nominato PILONE DELLA VERGINE).
Tradizione e leggenda hanno però sempre dato grande rilievo al fatto che presso questo LUOGO avrebbe sostato MARIA MADDALENA nel corso del viaggio verso la PROVENZA che, secondo una controversa leggenda, l'avrebbe condotta in una GROTTA presso SAINT-MAXIMIN che in seguito fu denominata la
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ove la santa donna avrebbe trascorso 30 anni in penitenza (nel contesto della religiosità transalpina e della particolare devozione verso la MADDALENA si ricordi anche la GROTTA presso cui S. ONORATO avrebbe espletato il suo eremitismo e il fatto che diverse LOCALITA' TRANSALPINE comunque vantano di aver accolto il SEPOLCRO DELLA SANTA: tuttavia secondo un'altra tradizione, di matrice non latina come questa ma greca, la santa donna sarebbe morta nella città di EFESO e l'imperatore bizantino Leone VI il filosofo [886-911] ne avrebbe fatto portare i resti a Costantinopoli).
La LEGGENDA AGIOGRAFICA LATINA [che come sostenuto da alcuni potrebbe sottintendere un arcaico CULTO DELLE MATRES su cui, ai tempi della CRISTIANIZZAZIONE DELLA LIGURIA (V-VI secolo) si sarebbe SOVRAPPOSTO (nel graduale processo apostolico evangelizzatore dell'EREMITISMO ORIENTALE E BALMITICO) IL CULTO PER LE MADRI SANTE DEL CALVARIO (MARIA DI CLEOFA, MARIA DI NAZARETH e appunto MARIA DI MAGDALO)] costituisce comunque un fondamentale INDICATORE delle modificazioni viarie attraverso i secoli e le alterazioni della storia: in epoca medievale, venuto meno il concorso della mirabile rete stradale romana, specialmente per ragioni di sicurezza contre incursioni dal mare gli spostamenti tornarono su una linea di mezzacosta: al modo che presso i Liguri protostorici ci si muoveva per i contatti con l'area gallica sulla presunta VIA ERACLEA nelle ristrettezze medievali si riprese l'uso di fruire d'una analogo tragitto, per raggiungere i siti transalpini, un tragitto in qualche modo benedetto e soprattutto cristianizzato da un presunto viaggio di Maria Maddalena, e per questo nominato anche STRADA DELLA MADDALENA (VIA DI MARIA MADDALENA).
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Con l'appellativo di MADDALENA che fa ritenere fosse originaria di MAGDALO è citata in tutti i VANGELI una MARIA appartenente al gruppo delle SANTE DONNE (o PIE DONNE) che essendo state curate da GESU' "da spiriti maligni ed infermità" (vedi Lc. 8, 1-3), "Lo seguivano e Lo servivano (Mc. 15, 41) dovunque andasse.
In particolare MADDALENA sarebbe stata liberata da "sette demoni" (Lc. 8, 2) e da siffatta espressione sarebbe quindi derivata la leggenda, diffusasi alquanto in arte e letteratura, della CONVERSIONE DELLA MADDALENA all'espiazione dopo una vita di peccati.
La MADDALENA nei Vangeli compare come TESTIMONE della MORTE DI GESU' (Mt. 28, 1 e sgg.; Mc. 15, 1 e segg.; Gv. 19, 25) poi della sua DEPOSIZIONE e SEPOLTURA (Mt. 27, 61; Mc. 15, 47) e con le altre MARIE della RESURREZIONE comprovata dal rinvenimento del SEPOLCRO VUOTO (Mt. 28, 1 e segg.; Mc. 15, 1 e segg.; Lc. 24, 1 e segg.; Gv. 20, 1-2 in cui è proprio la MADDALENA che corre da Simon Pietro ad annunciare la RESURREZIONE DEL CRISTO).
La MADDALENA in qualità di PROTAGONISTA appare invece in Gv. (20, 11-18) quale favorita di una speciale manifestazione ad opera del CRISTO RISORTO.
La LITURGIA LATINA a differenza della LITURGIA GRECA identifica MARIA MADDALENA con MARIA DI BETANIA, sorella di Marta e Lazzaro, ed altresì con la PECCATRICE ANONIMA menzionata in Lc. (7, 36-50): la sua festa è quindi posta al GIORNO 22 LUGLIO.
Gli ESEGETI non concordano però con siffatta identificazione ed il NUOVO CALENDARIO LITURGICO non sostiene questa identificazione ma solo quello della MADDALENA con la PIA DONNA CUI APPARVE GESU' RISORTO (Mc. 16, 9).













Riassumendo una questione non semplice che talora fa interagire POSTULAZIONE LEGGENDARIE con una supposta ma non dimostrata CRDIBILITA' SCIENTIFICA a titolo riassuntivo val la pena qui di sintetizzare le riflessioni precisando come:
SULLA
LINEA GREGORIANA DELLE SCONSACRAZIONI/RICONSACRAZIONI DI AREALI PAGANI (DISPOSTI ANCHE IN RAPPORTO ALLA VIABILITA' STORICA LIGURE ED IN PARTICOLARE AI GRANDI ITINERARI ROMANI) E QUINDI DEI PERCORSI CRISTIANI DELL' IMPONENTE FENOMENO DEI PELLEGRINAGGI DI FEDE SI PONE MEDIAMENTE LA TRADIZIONE DELLA
"VIA DI MARIA MADDALENA"
TANTO CELEBRE E RADICATA DA ESSER STATA RIBADITA ATTRAVERSO I SECOLI NELLE COSTUMANZE DEI
PELLEGRINI E/O VIANDANTI DELLA FEDE,
NELL' INTITOLAZIONE STESSA DI CHIESE E LUOGHI DI CULTO, NEL FOLKLORE, NELL' AGIOGRAFIA ANTICA (JACOPO DA VARAGINE NELLA VOLGARIZZAZIONE DI MANERBIO = VEDI "VITA DI S. MARIA MADDALENA" CON QUESTA SARCINA DEDICATA AL VIAGGIO IN PROVENZA ED AL RICOVERO DELLA SANTA IN CONTEMPLAZIONE NELL' ASPRISSIMO HEREMO PRESSO MARSIGLIA), NELLA TRADIZIONE LETTERARIA RELIGIOSA POSTERIORE E FINALMENTE NELLA TRADIZIONE LETTERARIA DOTTA COME SI NOTA DA QUESTO SONETTO "S. MARIA MADDALENA PENITENTE DELL'ANTRO DI MARSIGLIA" TRATTA DALLA RACCOLTA DELLE RIME DEL GENOVESE CARLO INNOCENZO FRUGONI.
Ad integrazione di siffatte osservazioni giunge comunque qui importante segnalare per chi voglia approfondire la tematica la notizia che sul numero 6 - 2008 (pp. 51 - 71) della rivista Ligures, edita a cura dell'"Istituto Internazionale di Studi Liguri", si può leggere l'articolo di A. Giacobbe - F. Natta, Vie di pellegrinaggi e devozioni tra Liguria, Piemonte, Provenza. Il caso di Santa Maria Maddalena