GROTTA GRANDE DI BUGGIO - TANA DEI RUGLI

Dati catastali : 19 Li/Im
Provincia : Imperia
Comune : Pigna
Frazione : Buggio
località : Valle del Rio Rughi
Quota ingresso : 740 m slm
Sviluppo : 1620 m
Profondità : + 142 m
Cenni geo-morfologici
La grotta si sviluppa sotto le pendici meridionali del monte Toraggio alla base di una formazione di calcari nummulitici depositatasi nel Luteziano (periodo Eocenico: circa 40 milioni di anni fa).
Itinerario
Giungendo da Bordighera o Ventimiglia, si risale la provinciale del Nervia Superati Pigna e il bivio di sinistra che porta a Buggio, si attraversa il paese e si prosegue su una rotabile sterrata in buono stato, quindi si segue il rio dei Rughi. Raggiunto il sito di un cartello segnalatore della grotta,per un buon sentiero , si arriva, in circa trenta minuti, all'ingresso che, tra lecci e cespugli, si apre alla base di una parete a strapiombo.
Descrizione
L'ingresso, triangoliforme, alto circa 6 metri, si apre alla base della parete. Si procede dapprima per un'ampia galleria circolare, fino a raggiungere una saletta di crollo. Da questa, sceso un pozzetto di 5 metri per mezzo di una scala fissa e attraversato un basso vano, si giunge in un'altra saletta da cui si dipartono due vie: una secondaria che porta al Sifone Kaputt e una principale. Seguendo quest'ultima si giunge a una risalita di circa 10 metri chiamata Ribaldone (così detta dal nome di chi l'affrontò per primo), che porta ai Rami Fossili della cavità.
Una vasta galleria semiorizzontale, in cui si vedono forme di erosione e belle concrezioni, porta sull'orlo di un pozzetto discendente di 8 metri, alla base del quale si apre un'altra sala. Superato un ulteriore salto di 4 metri, si arriva al Sifone Malissa. Questo è una galleria di 20 metri circa, larga 3 e profonda 4. Il suo superamento è possibile prima con immersioni speleosubacquee, poi con una pompa aspirante per il parziale svuotamento che ha reso possibile il suo attraversamento tramite un canotto. Superato il sifone, per via di una risalita di circa 20 metri (chiamata Risalita Enzo), si raggiunge una grande galleria fossile orizzontale a sezione circolare.
Dopo questa, un tratto discendente, oltre una colata concrezionale argillosa, conduce a una risalita di 20 metri che porta a uno stretto corridoio orizzontale. Qui sono notevoli varie concrezioni eccentriche (di forma irregolare) di questo tratto. La galleria prosegue a sinistra e scendendo fino al fondo di un sifone fossile da cui il percorso conduce a una stalagmite di 5 metri, denominata "Bottiglione". Superato il tratto, si giunge su un salto ingombro di massi di crollo, che, risalito, porta ad un vano detto "Salone del Sapone" data la scivolosità delle pietre, al termine del quale il percorso prosegue in una galleria orizzontale alta e stretta che diventa una forra con andamento meandriforme e che in certi punti raggiunge altezze sui 40 metri. Lasciato questo tratto, si arriva sulle rive di un lago, percorribile per un tratto, quello che è denominatoTerzo Sifone o Sifone Terminale, superabile attraverso ardue immersioni speleosubacquee. Questo tratto è lungo circa 20 metri, dopo di che si riemerge in una galleria concrezionata e ingombra di massi. A sinistra si trova un'altra galleria che porta su un quarto sifone tuttora insuperato. Procedendo in linea retta si raggiunge un vano dove una grossa concrezione ostruisce un passaggio oltre cui si individuano nuove e ampie gallerie.