BUGGIO di Pigna, già fondo romano da un nominale Bucinus presenta tracce di insediamento tipicamente medievale e rurale d'alta valle: è nodo per mulattiere e sentieri in un contesto paesaggistico notevole in cui ebbe rilevante peso la coltura del castagno. Nel "vallone delle Arme" ("grotte, ripari") di Buggio si scoprono cavernette, grotte e ripari di interesse speleologico. Oltre questo "vallone delle Arme" si trova l' *Arma Berlena e l'Armauta (rocce e bosco di carpini> termine derivato da *alma alta, dove il toponimo indica una zona bassa del "vallone delle Arme", mentre l'aggettivo alto segnala uno dei tanti "ripari" nella zona) e le due Armella (una delle quali è caratterizzata da campi incolti e piramidi di terra che formano dei ripari), l'Armetta (diminuitivo di *Arma, dove ora si trovano boschi di roveri).
A Buggio è interessante il santuario di montagna, che si raggiunge per via di una strada serrata sin alle pendici del Torraggio, intitolato a NOSTRA SIGNORA ADDOLORATA E S.ROCCO.
L'edificio fu eretto nel XVIII secolo in onore dell'Addolorata ma presto a questa fu associato il nome di S. Rocco considerato dai pastori locali e non loro patrono.
Secondo una leggenda dell'alta valle del Nervia durante la marcia di truppe non meglio identificate un soldato avrebbe colpito con una fucilata l'immagine venerata: non molto tempo dopo lo stesso sarebbe morto per cause accidentali.
é narrato che si possa tuttora vedere nel portone del santuario il segno lasciato dalla pallottola profanatrice.
A BUGGIO è venerato il piccolo SANTUARIO DI N.S.ADDOLORATA, ad una sola navata, eretto nel '700 ma giunto ai dì attuali nella versione di un restauro ottocentesco.
La cointitolazione a S.ROCCO dipese dalla grande venerazione nel Ponente ligure per questo Santo protettore contro le forme di epidemia: l'intitolazione, nel caso di BUGGIO, non dipese dal timore della PESTE ma da quello del COLERA che falcidiò queste contrade tra il XVIII ed il XIX secolo.
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