Tra gli illustri membri della famiglia di suor Teresa di Gesù spicca Giacinto Gimma nato a Bari il 12 marzo 1668. Allievo dapprima del Seminario diocesano, poi del Collegio dei Gesuiti, si laureò presso l’Università di Napoli in Diritto civile e canonico, iniziando una prestigiosa carriera forense, che esercitò solo per pochi anni.
Il suo nome fece il giro di tutta l’Italia a causa della sua cultura enciclopedica. Le più accreditate Accademie del tempo se lo contendevano, le Università gli offrivano qualsiasi cattedra desiderasse, potendo egli insegnare con uguale maestria qualsiasi disciplina. Egli però scelse una vita di nascondimento, lasciò Napoli e, ordinato sacerdote, tornò a Bari, rinunziando a titoli e onori.
Tra le numerose sue opere, particolarmente significative appaiono la “Nova Encyclopaedia” e la “Storia d’Italia letterata”.
La “Nova Encyclopaedia” è un testo in lingua latina, costituito da sette grossi volumi, nei quali, per la prima volta viene riassunto tutto lo scibile umano. Si parla infatti di tutte le discipline, cogliendo i nessi che le accomunano e delineando la loro evoluzione. E’ la prima enciclopedia mai scritta e precede di gran lunga ogni altra opera simile.
La “Storia d’Italia letterata” è una difesa della nostra cultura, e quindi della nostra civiltà, che coincide con la storia del popolo italiano, al quale viene attribuito il merito di aver additato la via dell’arte e del progresso alle altre nazioni.
Per queste e per altre opere non meno significative l’abate Gimma viene additato come la più interessante figura di intellettuale a cui Bari abbia dato i natali.
Tra le iniziative da lui realizzate si deve menzionare la realizzazione nel 1695 dell'Accademia degli Spensierati (poi Incuriosi) di Rossano cui nel 1704 fu ascritto Domenico Gandolfo come si legge in questo DIPLOMA ACCADEMICO autografato dallo stesso GIMMA.