INFORMATIZZAZIONE B. DURANTE

Orologio da tasca del 1550 - Splendido orologio da tasca di ben quattro secoli. La cassa d'ottone che lo contiene è un capolavoro di decorazione, con rami e fiori stilizzati, e la sua eleganza è tale che lo rende un vero oggetto artistico (per non parlare del suo enorme valore)









Per misurare il tempo quando il cielo era coperto o all'interno di un'abitazione era necessario superare gli orologi naturali (il sole, la luna, le stelle), rivolgendosi ad altri fenomeni naturali che in ogni modo garantissero tempi costanti.
La parola greca klepsydra significa "ladro d'acqua" e si riferisce al lento gocciolare dell'acqua da un recipiente all'altro, appunto la CLESSIDRA.
L'OROLOGIO AD ACQUA o CLESSIDRA, che secondo alcuni storici sarebbe stato ideato dagli Egiziani o dai Caldei, poteva essere ad afflusso o a deflusso, secondo se le variazioni di un liquido in un recipiente avvenivano verso l'alto o verso il basso.
Fu grazie all'invenzione delle clessidre che divenne possibile la misurazione dell'ora siderale e di conseguenza la nascita dell'astronomia.
La più antica clessidra Egiziana a deflusso, di cui siamo a conoscenza, è probabilmente quella costruita intorno al 1400 a.C. per Amenophi III e attualmente conservata al Museo del Cairo.
E' costituita da un recipiente aperto superiormente e graduato, pieno d'acqua, dal quale il liquido fluisce lentamente attraverso un forellino praticato alla base.
I successivi livelli dell'acqua segnano le ore sulla gradazione.
I Greci impiegavano le clessidre in astronomia per calcolare i diametri apparenti del sole e della luna, in base alla misura dei loro tempi di passaggio da un'estremità all'altra, rispetto ad un'unica linea di visuale.
Gli antichi collocarono orologi ad acqua nelle principali piazze cittadine.
A Roma si usava tenere lo schiavo delle ore il cui compito era quello di recarsi ad intervalli regolari nella piazza del mercato e quindi ritornare a riferire l'ora esatta indicata dalla clessidra.
La prima clessidra della quale abbiamo notizia in terra di Francia sarebbe stata offerta intorno al 500 d.C. dal sovrano ostrogoto Gondebaud al re di Borgogna.
Per secoli il dono di una clessidra è un omaggio degno di un re.
Papa Paolo I ne inviò una a Pipino il Breve.
Le clessidre a polvere sono molto più recenti di quelle ad acqua, non se ne conoscono prima del secolo XIV.
Furono poi usate per molti secoli principalmente per segnare una porzione di tempo limitato; soprattutto scandivano il tempo dello studio e dell'insegnamento e servivano ai sacerdoti per controllare la durata delle prediche ed ai marinai per calcolare la velocità della nave. Le clessidre furono molto usate nell'ambiente domestico e sono ancora nelle nostre case, dove scandiscono il tempo dei giochi e delle telefonate