cultura barocca
La attuali realizzazioni e progettazioni A pag. 11, col. I del suo lavoro M. Viale del Lucchese scrive "Essendo poi [Caduto Napoleone] la Liguria stata annessa, con il congresso di Vienna (1815), al Regno Sardo, Mons. Lorenzo Biale, Vescovo di Ventimiglia, ottenne dal governo Sbaudo la riapertura della Chiesa e del convento, dove dal 1843 al 1867 pose la sede del Seminario vescovile. E quando tutta l'Italia visse le trepidanti giornate del suo eroico Risorgimento, ed anche Ventimiglia mandò un piccolo stuolo di volontari a combattere nell'esercito piemontese contro gli Austriaci, proprio nella Chiesa di S. Agostino, il mattino del 25 marzo 1848, essi furono benedetti dal Vescovo diocesano e ricevettero da lui il vessillo tricolore mentre il popolo commosso applaudiva. Il volger dei secoli, le guerre, le inondazioni avevano intanto minato la saldezza dell'edificio e ne avevano impoverito il patrimonio di arredi e di paramenti, mentre lo stabilirsi di popolazione sempre più numerosa nella zona, rendeva necessaria la presenza di un luogo sacro, in piena efficienza al pubblico culto. Fu così che l'allora direttore del Seminario vescovile (che, come si disse era ospitato nell'attiguo convento) Can. Teol. Don Giacomo Roggeri di Taggia provvide ai necessari restauri e la Chiesa di S. Agostino fu eretta nel 1857 per opera del Venscovo Mons. Biale, in Parrocchia succursale della cattedrale, dall quale fu disgiunta e resa autonoma nel 1882 dal Vescovo Mons. Reggio. Quanto al convento, subì anch'esso la sorte dei beni ecclesiastici che, secondo la legge del luglio 1866 furono incamerati dallo Stato Italiano, e fu in parte dibito ad uso delle carceri locali, in parte fu lasciato quale aitazione del Parroco.

Immagini da una pubblicazione del 1958 di M. Viale del Lucchese

FINE SELEZIONE










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