Se il termine giornalismo è relativamente moderno, la sua storia è molto antica e si innesta con quella della stampa, da quando cioè lo stampatore Johann Gutenberg perfezionò la tecnica di riproduzione di testi attraverso l'uso di caratteri mobili, rendendo così possibile l'abbassamento dei prezzi del libro, oggetto fino a quel momento riservato ad ambienti molto ristretti.
I lontani antenati dei giornali, noti in Francia come canards (dal francese anatre, indicavano cioè il pettegolezzo), iniziano a circolare tra commercianti e banchieri nella seconda metà del 1200 e hanno una forte espansione nella prima metà del 1700: si tratta di fogli a numero variabile di pagine che raccolgono notizie di argomenti vari, spesso di carattere miracoloso o catastrofico.
Una serie di particolarissimi DOCUMENTI appartenenti al PREGIORNALISMO quando la CRONACA nei suoi variegati aspetti si sviluppò secoli dopo affidata a strumenti particolari detti gergalmente
FOGLI VOLANTI
recanti su 4/8 pagine l'esplicazione di vicende varie anche su cataclismi naturali [Distinta relazione ed esatto sincero ragguaglio dell'insorto temporale il Mercoledì 22 Giugno 1763 in Venezia con li danni e ruine cagionate (Venezia, per G.B. Occhi, 1763)] o qualche felicemente avvenimento come il riscatto di schiavi cristianifatti dai Turchi [Vera, e distinta relazione ossia nota del nome e cognome, e patria di n. 60 schiavi liberati dalla reggenza di Tunesi( fine '700, verosilmilmente stampato a Venezia)] od ancora resoconti di guerre e battaglie [Notizia autentica della distruzione della squadra francese avuta con lettera da Napoli, Napoli, il dì 3 settembre 1798 (senza luogo ma dello stesso anno)] di eventi mondani [Relazione dell'Ingresso di sua ecclelenza Girolamo Ascanio Giustiniani K.re Amabasciatore ordinario al Sommo Pontefice Clemente XIII. Rezzonico Veneziano Il Giorno 20. Novembre 1763 (Venezia, per G. B. Occhi, non indicata ma stessa data) ] quanto religiosi [Manifesto di ciò che si è veduto nel Gloriosissimo e Superbissimo Ingresso dell'Illustriss., e Reverendissimo Monsig. Federico Maria Giovanelli Patriarca di Venezia il giorno 2 Settembre 1776 (Venezia, per G. B. Occhi, 1776) ], di feste pubbliche e private e, nel particolare, di FORME DIVERSE DI PROMOZIONE E PUBBLICITA' MA NEMMENO ESCLUSI I "FOGLI VOLANTI" CONTRO LE PROMOZIONI INGANNEVOLI, I FRAUDOLENTI ED IMBROGLIONI, I CIARLATANI ED I "MERCANTI DI MERAVIGLIE" CHE ALL'EPOCA PULLULAVANO, SERVENDOSI ANCHE DI PUBBLICITA' MENDACI.
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La comunicazione pubblicitaria nasce e cammina parallelamente alle esigenze economiche, sociali, politiche e culturali di un paese. Alla fine del XIX secolo l'Italia era ancora un paese prevalentemente ad economia agricola, con una situazione di povertà molto diffusa e con enormi differenze socio-economico tra il Nord e il Sud del paese ed un’alta percentuale di analfabetismo. Le prime comunicazioni pubblicitarie (al tempo chiamate réclame) iniziano a diffondersi con la nascita dei giornali tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sulle ultime pagine dei quotidiani, quali la "Domenica del Corriere", la "Tribuna Illustrata" e l’"Illustrazione Italiana", appaiono i primi annunci pubblicitari.
Agli inizi la pubblicità veniva fatta principalmente con solo testi e disegni, anche se la maggior parte della popolazione era analfabeta ed erano molto pochi coloro che potevano leggere i giornali, e la pubblicità era molto semplice ed immediata. Spesso si usavano i verbi all'imperativo: «Bevete...», «Prendete...», «Al vostro farmacista chiedete...».
Con la pubblicità murale la comunicazione si sviluppa e, grazie all’opera di cartellonisti quali Leonetto Cappiello, Adolf Hohenstein, Giovanni Maria Mataloni, Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich diventa una vera e propria forma d’arte.
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RIVISTE FEMMINILI EDITE SINO AL 1903 ANNO DELLA "LETTERA PASTORALE DI A. DAFFRA CLICCA QUI PER RITORNARE ALLA HOME PAGE DI CULTURABAROCCA"
1770
"La toeletta o sia raccolta di prose e versi toscani dedicati alle donne italiane "(1770- 1771) pubblicato a Firenze a cura di Giuseppe Pelli Bencivenni. Mensile a carattere letterario, segue l’intento d’infondere nelle lettrici l’amore per la lettura, anche se sono presenti brevi pezzi sulla moda e sulla cura del corpo.
1775
"La Biblioteca galante" (1775- ?), pubblicato a Firenze a cura di Aurelio Bertola De Giorgi e Francesco Zacchiroli.
1781
"Giornale delle dame "(1781- 1823), pubblicato a Firenze.
1786
"Giornale delle dame e delle mode di Francia" (1786- 1787) primo giornale illustrato a venire pubblicato, è una testata milanese e si ispira al francese Cabinet des modes. In seguito diventato "Giornale delle nuove mode di Francia e d’Inghilterra", dal 1793 "Giornale delle mode principali d’Europa dedicato alle donne italiane", e dal luglio 1793 al dicembre dello stesso anno, ultimo periodo di pubblicazione, "Giornale delle mode principali d’Europa coll’aggiunta delle mode dedicate alle donne italiane".
1786
"La donna galante ed erudita" (1786- 1788), pubblicato a Venezia a cura di Gioseffa Cornoldi, si ispira al periodico milanese "Giornale delle dame e delle mode di Francia".
1791
"Magazzino di tutte le mode e del buon gusto" (1791- ?),Venezia.
1792
"Taccuino della moda e del buon gusto", almanacco dedicato al pubblico femminile, pubblicato a Milano.
1799
"La vera Repubblicana" (1799- ?), periodico patriottico dedicato alle donne e pubblicato in Piemonte.
1802
Giornale di Mode e di Aneddoti (1802- ?), Firenze.
1804
"Il Corriere delle Dame" (1804- 1875) pubblicato a Milano, la fondatrice e prima direttrice è Carolina Arienti in Lattanzi. Accanto ai figurini di moda tratti dalle principali testate francesi sono presenti articoli riferiti alla realtà politica del momento.
1810
"L’Almanacco del Bel Sesso" (1810- 1818), Milano.
1815
"L’Almanacco delle Dame" (1815- 1816), Milano.
1820
"La Moda" (1820- 1820), settimanale pubblicato a Milano dall’editore Antonio Candeo, nel quale vengono proposti figurini, articoli di politica e recensioni di novità editoriali.
1828
"L’Eco" (1828- 1835), trisettimanale milanese che presenta articoli di vario genere, dalla divulgazione scientifica alla moda.
1833
"Piccolo Corriere delle Dame" (1833- 1857), periodico diretto da Serafina Grosso e pubblicato a Genova, s’ispirava all’omonima testata francese.
1836
"La Moda" (1836- 1924), pubblicato a Milano, si occupa di moda e teatro. Durante le cinque giornate di Milano si schiera a favore dei rivoluzionari e per questo viene sospeso. Riprende nel 1849, e dal 1850 prende il titolo di "Gazzetta dei Teatri".
1837
"Studi per le donne italiane" (1837- 1838), rivista mensile pubblicata a Milano, si occupa prevalentemente dell’educazione morale femminile.
1840
"Antologia femminile. Strenna al gentil sesso" (1840- ?), pubblicato a Torino.
1848
"La donna italiana" (1848- ?), settimanale pubblicato a Roma. A Venezia viene diffuso "Il circolo delle donne italiane" (1848- ?) e a Palermo "La Tribuna delle donne" (1848-?). A Milano si trova "La Ricamatrice" (1848- 1873).
1851
"Le Ore casalinghe" : giornale di amena letteratura, mode e lavori femminili (1851- 1863), mensile milanese dedicato a ragazze e donne, si occupa di economia domestica, lavori femminili ed etica.
1855
"La Donna" (1855- ?) settimanale genovese e "L’Eva Redenta" (1855-?), Torino.
1858
"Il gomitolo. Lavori a maglia" (1858- ?) periodico torinese dedicato ai lavori femminili.
1859
"L’Albo delle donne italiane" (1859- ?), Firenze, esce solo il primo numero.
1861
"Strenna femminile" (1861- ?), Torino.
1862
"La donna e la famiglia" (1862- 1917), rivista mensile genovese.
1864
"Il mondo elegante. Giornale illustrato delle mode da donna" (1864- ?), settimanale torinese. A Milano viene pubblicato il "Giornale delle fanciulle" (1864- 1875), mensile per le giovani dedicato a etica, istruzione ed economia domestica; nella stessa città viene diffuso "La Novità" (1864- 1973), periodico di moda.
1865
Viene emanato il Codice Pisanelli, con il quale si disciplina il diritto di famiglia. Secondo questo codice, qualsiasi attività femminile è sottoposta all’autorizzazione maschile, in campo sia giuridico che commerciale. Viene pubblicato "Il Tesoro delle Famiglie" (1865- 1888), periodico milanese che intende creare una“enciclopedia della morale e di economia domestica”, nel 1888 viene fuso con "La Novità". A Parma viene pubblicato "La voce della donna "(1865- 1867) la cui fondatrice e prima direttrice è Giovanna Garceà Bertola, e a Torino "Il corriere di Parigi" (1865- ?).
1868
"La Donna" (1868- ?), pubblicato a Padova a cura di Guadalberta Adelaide Boccari, è considerato uno dei primi periodici a occuparsi di emancipazione femminile. A Milano viene diffuso "L’Almanacco del Gentil Sesso".
1869
A Torino viene pubblicato "Il Passatempo" (1869- 1872), periodico sostenitore del suffragio femminile; dal 1872 diventa "Il Giornale delle Donne" (1872- 1940).
1871
"Margherita" (1871- 1921), periodico milanese, diretto fino al 1916 da Cordelia ( Virginia Tedeschi Treves).
1872
"L’Aurora" (1872-1883), rivista letteraria pubblicata a Modena, è fondato da Adele Woena. A Firenze vengono diffuse "La Cornelia" e "La Donna – Giornale per l’emancipazione della donna" (1872-1879).
1874
"La missione della donna" (1874-?), quindicinale romano fondato da Olimpia Saccati.
1875
"La donna e la civiltà" (1875-?), rivista di Sassari fondata da Caterina Berlinguer Faccion.
1877
A Milano viene pubblicato il periodico "La Moda Illustrata" (1877- 1879) e a Torino il mensile "La gentildonna" (1877- ?).
1878
A Milano viene diffuso "L’Eleganza – Giornale delle Famiglie. Moda e Letteratura" (1878- 1923) e il quindicinale "La famiglia cattolica" (1878- ?).
1881
Aurelia Cimino Folliero De Luna fonda a Firenze la rivista "Cordelia" (1881- ?), a Bologna viene pubblicato il periodico "La figlia dell’immacolata" (1881- ?).
1882
"L’amica delle fanciulle" (1882- ?), quindicinale pubblicato a Torino.
1885
"Eva" (1885- ?), periodico torinese di quattro pagine, e "Il giornale delle lavoratrici" (1885- ?).
1886
Vedono la luce La moda illustrata (1886- 1939), settimanale pubblicato a Milano, e il periodico bolognese Mamma (1886-1906) fondato da Alaide Gualberta Beccari.
1887
A Roma viene fondato il periodico "La rassegna degli interessi femminili" (1887- ?) da Fanny Salazar Zampini.
1888
A Milano viene pubblicato "L’eco della moda: giornale delle signore e signorine" (1888- 1912) e a Brescia viene fondata da Marietta Bianchini "La Madre Cattolica" (1888- ?), rivista cattolica.
1890
Anna Zuccari Radius fonda a Milano la "Vita intima" (1890-1891), settimanale letterario dedicato alla donna intellettuale; a Napoli viene pubblicato il quindicinale artistico letterario "Vittoria Colonna" (1890- ?).
1892
A Milano viene pubblicata "La moda pratica" (1892- 1897), a Torino il mensile "L’Aracne" (1892- ?) e a Bologna "In memoria delle donne italiane devote al Risorgimento della patria e al progresso della civiltà. Numero unico pubblicato dal Comitato di propaganda pel miglioramento delle condizioni intellettuali morali giuridiche della donna" (1892- ?).
1894
Sofia Albini Bisi fonda a Milano la Rivista per le signorine (1894- 1913).
1897
Viene pubblicato a Milano il "Corriere delle maestre" (1897- 1941) settimanale che diventerà molto diffuso in Italia durante gli anni Venti, e il "Corriere delle Signore" (1897- 1922).
1898
Maria Manca Colombo fonda a Cagliari "La Donna Sarda" (1898- ?), mentre a Bologna viene pubblicato "Il Bollettino delle lavoratrici" (1898- ?).
1899
"La Rivista per le signorine" (1899- ?), quindicinale, viene diffuso a Torino, mentre a Milano si pubblica "L’Italia femminile" (1899- 1904), considerato un periodico emancipazionista, che annovera come direttrice Rina Pierangeli Faccio (Sibilla Aleramo).
1900
A Catania escono solo tre numeri del periodico "La Donna" (1900- 1900).
1901
Ersilia Majno Bronzini fonda a Milano "l’Unione Femminile" (1901- 1905), che si lega all’omonima organizzazione; nella stessa città viene diffusa "l’Azione muliebre" (1901- 1953) e il settimanale "La Donna del Popolo" (1901- 1904); a Ferrara viene pubblicato il periodico di propaganda socialista fondato da Rina Maranini Melli, "Eva" (1901- 1903), e a Torino quello cattolico "La lavoratrice" (1901- ?).
1902
A Piacenza viene pubblicato il periodico "Anima e Vita", che consta di soli sei numeri, a Ferrara "L’ Operaia socialista" (1902- ?) e a Firenze il mensile "La Rassegna femminile" (1902- ?).
1903
A Bari viene diffuso "La Voce della donna" (1903- 1904) e a Roma il periodico "Luce" (1903- ?).
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