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SANTA FIORA (qui in Carta topografica del Monte Amiata di G. Santi, da G. Santi, viaggio al Monteamiata, Pisa 1795) è un comune con poco meno di duemilaottocento abitanti, dista dal capoluogo Grosseto circa 60 km.
Il primo documento nel quale è citata Santa Fiora risale all'890. Nel 1082 gli Aldobrandeschi, signori di Santa Fiora, iniziano a costruire le prime fortificazioni, tanto che nel XII Secolo gli scritti iniziano a parlare di castello di Santa Flore. L'egemonia degli Aldobrandeschi sui territori del Monte Amiata, specialmente sul territorio di Abbadia San Salvatore, farà di Santa Fiora uno dei centri più importanti della bassa Toscana. Nel XIV Secolo si ha un momento di parziale decadenza che però si arresterà nel 1439, con il matrimonio tra Cecilia Aldobrandeschi e Bosio Sforza, con il quale il territorio di Santa Fiora passa alla famiglia degli Sforza. Questa famiglia preferirà investire tempo e denaro sul territorio di Roma, lasciando Santa Fiora nelle mani di amministratori locali, tra i quali spiccano soprattutto i Luciani.
Il ramo di Santa Fiora della famiglia Sforza conosceràil suo massimo splendore nel XVI Secolo, grazie all'abile politica di Guido Sforza, che si era riuscito ad imparentare con il Papa Paolo III Farnese, facendo così indirizzare molti membri della famiglia verso brillanti carriere politiche, militari ed ecclesiastiche. Dal Seicento iniziò un periodo di decadenza per gli Sforza (che dal 1674 erano divenuti Cesarini Sforza), finché il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo non annesse il territorio di Santa Fiora al Granducato di Toscana.

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