cultura barocca
CARTA DEL "LAGHETTO DI SANT'ANSELMO"(CLICCA PER LEGGERE LA STORIA DEL LAGHETTO) TRATTA DAL VINZONIANO ATLANTE DI SANITA' (COMMISSARIATO DI BORDIGHERA) - QUINDI QUI VEDINE LA CARTA DALL'"ATLANTE DEL DOMINIO DI GENOVA" SEMPRE DEL VINZONI = dove a metà '700 = i soldati austro-sardi impegnati GUERRA DI SUCCESSIONE AL TRONO IMPERIALE a fortificare fortificare la casa di un tal Moro destinata a diventare il forte Guibert[NUMERO 1 DELLA CARTA] sito non lungi dalla riva orientale del Nervia RIPRENDENDO IL MANOSCRITTO "Racconto dei fatti avvenuti in Ventimiglia negli anni 1745/46/47/48/49", 28 cc., manoscritto del M.co Don Vincenzo Orengo conservato a Bordighera in Istituto Internazionale di Studi Liguri entro "Biblioteca G. Rossi", Ms. VI, 84m. (PUBBLICATO INTEGRALMENTE nel volume di R. Capaccio - B. Durante, Marciando per le Alpi / Il ponente italiano durante la guerra di successione austriaca (1742 - 1748), già Gribaudo, Cavallermaggire, poi Paravia-Gribaudo, Torino, 1993) ALLE CARTE 25R/V SI FA RIFERIMENTO A RIGUARDO DELLE FORTIFICAZIONI AUSTRO SARDE A QUANTO SCRITTO A P.147 DEL VOLUME da Roberto Capaccio = A poche decine di metri dalla foce del torrente Nervia gli Austro-sardi costruirono un nuovo fortilizio intorno alla cascina del Moro. Essendo Tale zona piuttosto paludosa i soldati dovettero parzialmente bonficarla, scavando un canale che riversava le acque dei laghi salmastri vicini nel fosso quadrangolare che circondava la cascina. L'interno del fossato fu subito fortificato con muraglioni e con una batteria di cannoni puntati verso la spiaggia.L'ex cascina ristrutturata come fortilizio fu ribattezzata come ridotta Guibert o forte Sant' Ignazio. I laghi salmastri di ristagno [n. 3 della carta ERANO AD OVEST DEL LAGHETTO DI SANT'ANSELMO IN REALTA' SOPRAVVISSUTO INVECE FINO AGLI ANNI '30 DEL'900: ANCHE SE ESSO PURE- COME LE AREE PALUDOSE DI CUI SI E' APPENA SCRITTO. OSPITAVA "NIDI" DI ZANZARE e quindi siti istituzionali di CONTAGIO MALARICO.

Sottostante testo (fatte salve alcune integrazioni) tratto da la voce A VOCE INTEMELIA anno LIX n. 2 - febbraio 2004 ove l'emerito Luigino Maccario - citando la Guida all’estrema Liguria occidentale, pubblicato ad Imperia da Nicola Orengo, bibliotecario all’Aprosiana, nel 1929, per i tipi di M. Ricci,ove risulta pubblicato Il tratto di lido che stendesi tra Ventimiglia e Bordighera è l’unico piano che esiste nella Provincia. Ha un chilometro circa di larghezza su cinque di lunghezza ed è annaffiato da quattro corsi di acqua: il Roia, il Nervia e i due torrentelli del Torrione e del Borghetto, alle cui millenarie alluvioni deve l’esistenza e la vigorosa vegetazione che lo distingue. Un microscopico LAGHETTO DI SANT'ANSELMO, unico esso pure nella Provincia, par cascato a bella posta in tutta quella furia di verde per gettarvi in mezzo uno strappo di quell’azzurro sì bello che gli sorride. scrisse : "fino agli Anni Trenta, la piana di Vallecrosia e Bordighera era veramente una intensa macchia di verde continuo ed il LAGHETTO DI SANT'ANSELMO (DI CUI LA CARTA DELL'ATLANTE DEL DOMINIO DI GENOVA DEL VINZONI RISULTA MOLTO PROSSIMA (SE NON SPECULARE) RISPETTO A QUESTA ALTRA CARTA da Archivio di Stato di Genova tratta da B.DURANTE-F.POGGI,in Diplomazia e cartografia, materiale inedito dell'archivio "vinzoniano" sulle vertenze confinarie e giurisdizionali tra il "Principato di Seborga, Vallebona e Sanremo", in "Rivista Ingauna e Intemelia", Bordighera, 1986) posizionato dove ora verdeggia Piazza d’Armi a Camporosso Mare, raccoglieva le acque che gli derivavano dalle alture di Colle Aprosio e Santa Croce. Non aveva un emissario evidente, perché le acque in massima parte non copiose, defluivano anche attraverso la falda freatica, mentre, nel corso di cospicui eventi temporaleschi, defluiva verso la foce del Nervia. Opere di bonifica in quegli Anni, hanno permesso l’interramento del laghetto e la realizzazione della piazza, che è stata anche campo sportivo, prima di diventare un decoroso parco pubblico. LA VOCE INTEMELIA anno LIX n. 2 - febbraio 2004

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