"La Biblioteca è il Sublime Contenitore ma il Bibliotecario, un tempo ed anzi in più tempi sin da quelli di Alessandria, Pergamo, Roma per risalire ad oggi passando per il buio di certe età , fu l'uomo posto di rimpetto ai Destini Incrociati. Come implicitamente indusse a pensare l'immenso Borges alcuni Inquisitori, credendo di farsi martiri invece che carnefici, vagliarono le biblioteche cercandovi l'eresia e il libro proibito, che portano alla dannazione. Altri Inquisitori come Angelico Aprosio "il Ventimiglia" si fecero tali essendo soprattutto bibliotecari giustamente vogliosi di poter leggere, fra meno pericoli nemmeno escluso quello dell'urna lignea che celava l'orrore della delazione anonima, anche, assieme ai libri proibiti, il lento ma inarrestabile progredire della conoscenza: a qualunque espediente essi ricorsero saran sempre giustificati dal Dio che sta nell'ombra, in quanto è ad essi, ed ancor più a coloro che maggiormente d'essi osarono esporsi e da innocenti pagar il fio dell'audacia contro l'intransigenza e l'oscurantismo, spetta in gran parte la riconoscenza per il progredire della civiltà fuor dalle tenebre"