cultura barocca
Riproduz./Informat. di B. Durante

"KASPAR SCHOPPE" (ANCHE "KASPAR VON SCHOPPES" COME SI PREFERISCE SCRIVERNE IL NOME IN AMBITO TEDESCO) NEL 1603, QUINDI A 27 ANNI D'ETA', A ROMA IN UN RITRATTO, ATTUALMENTE CUSTODITO ALLA GALLERIA PALATINA DI FIRENZE, ESEGUITO DA PETER PAUL RUBENS















KASPAR SCHOPPE - POLIGRAFO TEDESCO
[SUE 5 LETTERE - IN ITALIANO E LATINO - FONDO APROSIO BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI GENOVA MS. E. VI. 4]
Particolarmente interessante risulta questa sua lettera ad Angelico Aprosio spedita da Padova a Treviso il 17 luglio 1637 ove si legge:
"Molto Reverendo Padre, Signor mio osservandissimo
Assai mi dispiace di non poter servire, come vorrei a Vostra Paternità Molto Reverenda, non havendo io se non un solo essemplare delle Amfotidi Scioppiane contro la Satira Heinsiana [ma la sostanza della polemica ruotava intorno alla figura dell'erudito calvinista Giuseppe Giusto Scaligero] del quale io non mi posso privare, ma tornando Vostra Paternità quà lo potrà leggere in un giorno, et credo giudicherà che l'Heinsio et altri Calvinisti [tra cui Caspar von Barth ] habbino havuto ragione à non replicarne altro, per havere io depositato li documenti di tutto quello che nelle Amfotidi si dice, nella città d'Augusta, acciò ogniuno potesse chiarirsi della verità.
Il Penicolo furiarum è parto del Padre Del Rio.
La lista di miei libri stampati senza mio nome [cioè sotto pseudonimo], farò, come havrò un poco più di spatio, perche à quest'hora mi trovo occupatissimo havendo da corrispondere con molti che trattano la impresa di Levante.
Con che à Vostra Paternità di cuore bacio le mani pregandole ogni contento.
Di Padova li 17 Luglio 1637
Di Vostra Paternità Molto Reverenda affezionatissimo servitore Gasparo Scioppio".