Menochio, Giacomo [1532-1607], con il nome solitamente latinizzato in "Iacobus Menochius"
, fu giureconsulto, lettore all'Università di Padova, Pisa, Pavia e Piemonte. Venne quindi eletto senatore e dal 1594 presidente del Magistrato Straordinario di Milano e regio consigliere. Nato a Pavia nel 1532 e ivi morto nel 1607 ebbe come figlio Giovanni Stefano Menochio che seguì la carriera ecclesiastica entrando a soli 18 anni nella Compagnia di Gesù in cui rivestì cariche di rilievo, tra cui quella di rettore del Collegio Romano.
Dotto interprete di testi sacri editò una "Brevis explicatio sensus litteralis Sacrae Scripturae" (1630).
Tra le altre sue opere che conobbero ripetute edizioni si rammentano qui lo "Hieropoliticon sive Institutionis politicae e Sacris Scripturis depromptae libri tres" (1625) e le "Institutiones oeconomicae e Sacris Litteris depromptae" (1627).
Tra il 1646 e il 1648 pubblicò in 6 volumi l'opera "Le stuore", tessute di varia erudizione sacra, morale e profana.
Compose pure un profilo biografico del padre che appare come una riscrittura del libro di famiglia già steso da quest'ultimo.
Giacomo Menochio pubblicò un'infinità di scritti a carattere giuridico, per la cui disanima si rimanda al sito del Servizio Bibliotecario Nazionale: basta qui ricordare che l'Aprosio si riferisce all'opera sopra riprodotta e precisamente "Iacobi Menochii iuriconsulti excellentissimi, et in Academia Patauina professoris dignissimi, De arbitrariis iudicum quæstionibus et causis, libri duo. Nunc denuo in lucem editi, varia, recondita, perfectaque eruditione referti: & omnibus, iudicia præsertim exercentibus, oppido quàm necessarij. Adiecta sunt summaria, indicesque duo, argumentorum vnus: alter rerum, sententiarumque insignium. Quæ in opere habentur, versa pagina clarè docet",
Venetiis : apud Ioannem Baptistam Somaschum, 1576 (Venetiis : apud Io. Baptistam Somaschum, et fratres, 1576).