Durante l'Impero, grazie alla via Giulia Augusta i traffici aumentarono considerevolmente vista anche la posizione di frontiera di Ventimiglia Romana. Secondo il Lamboglia un nodo importante di traffico era sito ad una stazione stradale segnalata sulla via imperiale dalla carta antica romano-imperiale detta Itinerario Antonino e collocata a X miglia dalla città nervina. In questo sito N. Lamboglia ritenne di doversi individuare i resti della base stradale romana in VILLA LUMONE con tracce di OPUS RETICULATUM: nella zona si rinvennero parecchie monete di via di tempi diversi per ampio arco cronologico dell'impero romano e ciò ha indotto a pensare che che LUMONE fosse UNO DEI SITI in cui si pagava la Quadragesima Galliarum o "Tassa di passaggio delle merci" nelle ALPI MARITTIME e nella PROVENZA> su siffatta postulazione si sono innestati crescenti dubbi ed è peraltro interessante rammentare che nel 1985 a Garavan (Garavano), nel corso di lavori di escavazione per realizzare le fondamenta di un albergo, nei pressi della zona portuale, siano stati scoperti resti d'epoca romano imperiale che sembra possano collegarsi alle tracce di una possibile stazione viaria romano imperiale per il cambio dei cavalli (Mutatio).
Nell'encomiabile moderno PROGETTO VIA IULIA AUGUSTA in merito a siffatta struttura le considerazioni degli archeologi hanno sviluppato una valenza distinta.
In merito alla TAPPA 3 della Julia Augusta nello specifico capitolo dedicato al sito di LUMONE leggesi:
"La città dei morti riproduceva la posizione e il rango occupati dal defunto e dai suoi congiunti nel mondo dei vivi. L'importanza e la ricchezza del monumento, la sua posizione vicinissima alla strada e al centro abitato (o ad un luogo di prestigio), i nomi e i titoli del defunto declinati in un'iscrizione permettevano di situare il morto e la sua famiglia in una gerarchia sociale.
Il MONUMENTO DELLA VILLA LUMONE è decisamente curato: la facciata con tre nicchie originariamente dipinte, dispone di due piani e apparteneva a un recinto funerario di cui restano visibili due lati. Delimitava una concessione a cui senza dubbio si accedeva dal retro. Al piano alto il quadro centrale era adornato da un oggetto applicato sulla muratura, probabilmente l'iscrizione che commemorava il nome e i titoli del defunto. La decorazione policroma abbina due tecniche di costruzione, una tipica della Gallia (file orizzontali di pietre) e l'altra dell'Italia centrale (file diagonali di pietre su letti di mattoni). Il decoro e la forma del monumento sono di tipo raro conosciuto ad Ostia nel I secolo...
La facciata monumentale del MAUSOLEO era naturalmente rivolta verso la Julia Augusta, che si trovava sotto l'odierna Statale 7. Il MONUMENTO occupa una posizione notevole sul colle, nelle immediate vicinanze di una PIETRA MILIARE dalla cifra simbolica (599 miglia da Roma, che marca una specie di frontiera. questo MONUMENTO appartiene ad una necropoli più vasta, forse legata al sito che un tempo occupava la TOURRAQUE e che era ancora visibile nel secolo scorso...
Il nome di LUMONE attribuito dall'Itinerario d'Antonino a un sito posto a 10 miglia (quasi 15 Km da Albintimilium) e a 6 miglia (quasi 9 Km.) da Alpe Summa (La Turbie) non può corrispondere al nostro MONUMENTO e deve piuttosto essere situato a Carnolès, ove esisteva un sito di qualche importanza...".