Sulla Giulia Augusta come su tutte le strade dell'Impero di Roma si dipanava un traffico intenso in cui più che i singoli cavalieri spiccava un'incredibile varietà di CARRI DA VIAGGIO E DA TRASPORTO.
La Raeda era la carrozza da viaggio, come vedesi nel
rilievo romano dei Musei Vaticani del II sec. d. C.: vettura leggera scoperta, a 4 ruote, con un
cavallo utile per brevi viaggi.
Altre carrozze da viaggio erano il carpentum a 2 ruote, con elegante copertura, usato
nelle solennità da donne e sacerdoti, il piletum, utilizzato
dalle matrone, e il petorrìtum carrozza scoperta a 4 ruote.
Era coperta la carrozza per ammalati detta arcèra.
Esistevano carrozzini leggeri da viaggio,
per una sola persona, il cisium ed il covinnus.
Per il servizio di posta si usava un carro leggero (vectriculum) e per le merci il carrus, grosso carro da trasporto a 4 ruote fornito da vere ditte specializzate e il plaustrum, più piccolo, una sorta di carretta.
I contadini trasportavano sia merci che la
famiglia col serràcum (sarràcum) carro con 2 ruote pesanti e una cassa con due pareti laterali chiuse dietro.
L'essedum era stato carro da
guerra a 2 ruote di Galli, Belgi e Britanni dai Romani usato però
quale carrozza e poi come mezzo da trasporto.
Importanza pubblica ebbe
il currus o carro trionfale.
Forma ed uso diversi avevano la biga, la triga e la quadriga. La prima era un carro leggero usato nelle corse e (solo anticamente) in guerra: la cassa del mezzo era posta su 2 ruote piccole, chiuse da un parapetto e da una spranga ricurva nella parte anteriore, aperta in quella posteriore, ove (nel vecchio uso bellico) stavano in piedi il guerriero e l'auriga che guidava i 2 cavalli. Poco usata la triga tirata da tre cavalli affiancati. La quadriga, con 4 cavalli affiancati, era usata nelle corse delle gare , nei ludi circenses, nei trionfi
e nelle processioni.
La Carruca dormitoria da viaggio si vede in un rilievo (sec. II) di Virunum, colonia romana nei pressi di Klagenfurt,
in Carinzia nella Chiesa di Santa Maria Saal. Questa vettura a 4 ruote con robusta copertura, trainata da 2 cavalli,
usata dai nobili, serviva per lunghi viaggi con famiglia e bagagli: l'interno, spesso curatissimo, era dotato di uno o due materassi su strisce di pelle o di
tela per il riposo notturno. Ci si fermava a far tappe alle stationes/ mansiones, che avevano strutture pubbliche ma ove si potevano trovare alberghi.
Le mansiones distavano fra loro XV milia passuum circa 23 km.:
tale era la distanza fra >Albintimilium e la mansio di Costa Balenae
da qui a quella di Luco Bormani e alla seguente di Albingaunum.
Con tale carrozza si facevano viaggio anche di 70 km.
giornalieri, corrispondenti a tre tappe, come da Albintimilium ad Albingaunum, se il fondo stradale era lastricato (silice stratum) e non
inghiaiato (glarea stratum).