CHIESA/ SANTUARIO DEL PASSOSCIO

PASSOSCIU (forse dal latino passusculum inteso come luogo di passaggio connesso alla strada Saorgio-Pigna: La Petracco lo ritiene un toponimo formatosi fra VI-VII sec. e sotto la relativa voce nella sua "Toponomastica di Pigna" ricorda che nel 1935, sul poggio sottostante l'antico santuario, ivi dedicato all' Annunziata, durante lavori di sterro si esumò una certa quantità di materiale archeologico imprecisato).
Sito molto venerato nel territorio pignasco rientra nella tradizione ligure montana del pellegrinaggio locale cioè non rivolto ai Luoghi Santi per eccellenza ma a chiese e santuari di eccezionale rinomanza. Questo SANTUARIO appartiene alla grande tradizione cultuale e sociologica, certamente di matrice benedettina, al cui vertice stava l'esigenza di controllare i percorsi appena riaperti a pellegrini e viandanti innestandovi a distanze intermedie ospizi e ricoveri, se non case conventuali e poi ancora chiese e santuari che potessero offrire riparo agli stanchi viaggiatori.
Da tempi immemoraboli il SANTUARIO DEL PASSOSCIO ebbe rilevanza nell'agro di Pigna per essere un punto storico di relazione viaria colla Padania: mentre l'immagine attive proviene dal lavoro di A.Eremita nella "Guida della Val Nervia" di Gribaudo ed., Cavallermaggiore, si è qui proposta una più completa e recente indagine fotografica realizzata da Ruggero Marro segretario della Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia e per mezzo della quale, dopo aver scoperta la millenaria MULATTIERA, che da Pigna portava al "Passoscio", è possibile osservarne il COMPLESSO MONUMENTALE da una diversa prospettiva, contemplarne la FACCIATA, visualizzarne qualche PARTICOLARE ORNAMENTALE ed ancora soffermarsi a studiarne il bell'INTERNO.
Se vi fosse stato un edificio remoto, poi diruto e quindi ricostruito in stile "moderno" da non lasciarne traccia, è comunque un'impresa non facile da comprovare assolutamente.






Osservando la conformazione topografica dell'area si verifica facilmente la postazione nucleare di questo SANTUARIO cui succede il SANTUARIO DI N.S. DI LAUSEGNO (che inaugura una direttrice verso il Piemonte, direttrice che peraltro si coniuga con la trasversale che da BAIARDO portava i viandanti provenienti dalla Alta Valle Argentina si al TENDA).
Questo SANTUARIO è inoltre collegato strettamente con la MADONNA DI LAUSEGNO seguono così in rapida successione, a lato della "via", altri edifici religiosi e tra questi un valore notevole si deve attribuire alla CHIESA DI S.SIACRIO ed a quella che le succede, cioè la straordinaria MADONNA DELLA BRIGHETTA.
Su questa crosta di monte che sovrasta Pigna, secondo la leggenda, il SANTUARIO DEL PASSOSCIO fu eretto dopo che un pastore ebbe modo di scoprire in questa zona una SANTA IMMAGINE DELLA VERGINE (propriamente si trattava di una ANNUCIAZIONE) che avrebbe poi deposto sopra il proprio letto.
Poiché al risveglio non trovò più la sacra immagine (che era "fuggita" nella località del "Passoscio") il pastore pensò di consegnare il quadro al rettore della Parrocchiale di Pigna.
Costui la depose nell'ORATORIO DI S.ANTONIO ma ancora una volta l'immagine sarebbe miracolosamente volata via e quindi tornata al Passoscio dove fu recuperata: un fenomeno cultuale molto in auge per inaugurare la genesi di nuove chiese o vitalizzare la storia di altre cadute nell'oblio ed invece da recuperare totalmente alla fede cattolica specie in un periodo come quello della RIFORMA PROTESTANTE dopo cui la CHIESA DI ROMA, avendo preso a vacillare, diede impulso ad una grande opera di erezione di nuove chiese e soprattutto, forse, alla rinascita di Chiese e Santuari tanto famosi un tempo ed ora caduti nell'oblio per quanto ben presenti alle tradizioni locali: tra i tanti casi analoghi val la pena di ricordare qui l'evento quasi speculare a base della del Santuario di Nostra Signora di Lampedusa (a Castellaro area di Taggia).
Come a Castellaro i semplici fedeli vennero a conoscenza delle miracolose scomparse ed apparizioni e così vollero che fosse edificata una CAPPELLA intitolata a N.S.DEL MONTE.
La grande fede per il santuario ne obbligò nel XVII secolo un considerevole ampliamento da cui è derivata l'attuale chiesa-santuario col titola doi MADONNA DEL PASSOSCIO: il sacro edificio ha pianta a croce latina.
Ancora nel XVIII secolo la gran frequenza di pellegrini impose ulteriori modifiche tra cui il presbiterio decorato in stucchi policromi tardobarocchi.
Narra ancora la leggenda che il celebre pittore Carlo Maratta viaggiando nel 1650 per mare alla volta di Marsiglia fu sorpreso da un fortunale che sembrava che avrebbe fatto naufragare il vascello.
Davanti all'equipaggio si pose allora un marinaio di Pigna che supplicò tutti di invocare la MADONNA DEL PASSOSCIO.
Avendo tutti obbeditpo a quel comandamento la nave si sarebbe salvata dal pericolo del naufragio.
In particolare il Maratta fece voto che se si fosse salvato avrebbe fatto dono alla biblioteca di due suoi dipinti: cosa che avvenne con le opera L'Annuciazione e La Deposizione (curiosamente però a nessuno dei due lavori del celebre pittore si trova sistemato sopra l'altar maggiore.