ripr. foto anni '50/Archivio

L’Abbazia benedettina di Saint Pierre si trova a circa 4 km da Arles in direzione "Fontvieille le Baux".
Essa comprova il trascorrere di otto secoli di vita monastica. Una comunità di eremiti dell’Isola di Saint Pierre vi si installò nel 949, onorando con la preghiera e il lavoro questo sito. Posta su una piccola altura coperta di "garrigue", mostra le tracce di una storia antica risalente all’uomo preistorico che in questo luogo aveva edificato centinaia di tombe rupestri rivolte ad Oriente quali simboli della umana speranza nel rinnovarsi della vita. L’Abbazia conobbe periodi di grande prosperità , contando nel XIII secolo più di trenta monaci ed espandendo i suoi possessi anche nel ponente ligure sino ad inglobare il convento di S.Ampelio a Bordighera ed a maturare vari diritti in altre terre fra cui l'area di Seborga già principato ecclesiastico.
L'abbazia rischiò tuttavia di cadere in rovina in seguito alla Rivoluzione Francese.Fu salvata nel XIX secolo grazie agli architetti Henri Révoil e Jules Formigé ed oggi è classificata Patrimonio mondiale dell'Umanità dall’Unesco.
Il corpo abbaziale sorge su una collina che anticamente era un'isola in mezzo alle paludi e si offre allo sguardo del viaggiatore nella sua imponente costruzione romanica. Al centro del complesso è la chiesa di Notre-Dame del XII secolo, a fianco il magnifico chiostro del secolo XII-XIII ad archi tripartiti su colonne geminate con capitelli finemente scolpiti. Attorno si trovano gli ambienti conventuali con una bella torre del XIV secolo e rovine di edifici del XVII. Un po' sotto la rupe sorge la cappella di San Pietro, testimonianza maggiore dell’arte pre-romanica. Un piccolo passaggio porta a un eremitaggio rupestre, che per la sua bellezza, semplicità e proporzione delle forme è un invito alla meditazione.