UTELLE si trova a 800 m. di altitudine nella valle della Vésubie (Dipartimento delle Alpi Marittime) prospiciente la montagna della foresta di Turini . Secondo una certa interpretazione toponomastica sino al XV secolo il villaggio si chiamava "UELS" ( nel significato di "occhio") per un riferimento non banale al suo ruolo di strategico su un complesso sistema di tragitti. In epoca medievale gli "Utellois" avrebbero conseguto dalla Corte reale il privilegio di portare alle cinture armi bianche (propriamente "pugnali") della lunghezza desiderata e non limitate a quella definita di un " pane e mezzo". Un edificio religioso particolarmente significativo è certo la chiesa di San Verano, ritenuta del X secolo e riedificata/restaurata nel XIV e XVI secolo: si scopre subito al suo interno una curiosa pala d' altare di una dimensione notevole con le scene della Passione che ha indotto alcuni studiosi ed esegeti a sviluppare qualche interpretazione alchemica. Altri studiosi, non senza ragione per quanto in modo non unanime, ritengono che il centro, all'epoca delle grandi trasformazioni religiose e in relazione alla posizione particolare sui percorsi del sacro verso le Spagne liberate dagli Arabi abbia costituito una base (XIII secolo) dei Cavalieri del Tempio (Templari): l'argomento non manca di ragioni visto che qui esisteva anche un importante incrocio di strade che da Nizza portava alla alte valli e che i Templari erano particolarmente noti per il loro ruolo di cavalieri al seguito di traffici e comitive indifese in marcia per via ancora infestate di pericoli. Su vari palazzi di UTELLE indubbiamente si vede tuttora scolpito il "sigillo dell' Ordine" e alcuni interpreti vi vogliono altresì leggere una sorta di messaggi mnemotecnici. Uno studioso francese G. Tarade, molto propenso ad interpretazioni alchemiche e paranormali, interpreta così la lastra incisa dell'immagine sopra proposta (suggestivamente detta "lastra del serpente") destinata ad adornare un gancio per il legamento di animali da viaggio come cavalli, asini o muli [G. Tarade - J. Barani , Les sites magique de Provence, Ed. R. Laffont, 1990]: " Quando inizierai la tua opera pondera le tue capacità [il compasso aperto a 26° gradi]. Lavora con rettitudine [la squadra]. Non deviare dalla tua strada [il serpente rappresenta la stella Polare, asse fisso del cosmo]. Tu raggiungerai la Luce [il Sole]. Un appassionato indagatore di segnali criptici Fernando Cova di Varese si è curato di elencare altre lastre con peculiari indicazioni tematice come: angeli dalle grandi mani (che sembrano far roteare una corona di alloro) od ancora una placca (in cui si vede la luna, quasi una sorta di stemma cavo ed il sole, armi di quella Casa Savoia che avrebbe a lungo esercitato il suo dominio su queste contrade). Esiste una certa bbliografia su queste particolarità di UTELLE a partire dallo scritto sopra menzionato per giungere alla nota pubblicazione Guide vert Michelin, Côte d' Azur, 1990 od ancora al lavoro di J.P.Clébert, Guide de la provence mystérieuse, Tchou-Ed. Sand, 1998 [ma bisogna altresì affermare che altri storici non curano questo particolare aspetto di UTELLE, neppure studiato o al limite relegato alla storia abbastanza anonima di un pur significativo borgo rurale - si veda ad esempio J. L. Aubarbier - M. Binet , Les sites templiers de France, Ed. Ouest-France, 1997 che non inseriscono UTELLE tra le significative basi templari]. Molti di questi interrogativi sono quindi destinati a rimanere controversi e meritano di essere segnalati più che negati o affermati a piè sospinto: una certezza artistica del borgo è invece la valenza della "Cappella barocca dei Penitenti Bianchi" (datata tra XVII e XVIII secolo) significativa, fra altri aspetti della predominante decorazione barocca, per una pala d'altare lignea scolpita e datata del XVII secolo oltre che per 6 grandi dipinti settecenteschi