"Marciando per le Alpi..." (particolare)
Stando alla descrizione delle condizioni climatiche che fa il Foscolo-Ortis nel celebre romanzo epistolare dell'agro di Ventimiglia viene da credere che il ponte in legno qui segnato, strutturalmente fragile [e verisimilmente continuazione di una tradizione storica di PONTI LIGNEI su questo torrente] fosse stato spazzato via da una delle tante formidabili piene del Nervia che devastarono queste contrade tra la fine del '700 e i primi dell'800. Non a caso però nella carta, che come si vede fu redatta non da un tecnico ma piuttosto da un uomo attento alle esigenze pratiche, risulta segnata (con doverosa punteggiatura e scritta esplicativa) una diramazione rispetto al ponte, una via alternativa che non immetteva direttamente nella strada di valle del Nervia che iniziava oltre la riva occidentale del Nervia, oltrepassato il ponte in legno. La diramazione segnata indica invece un percorso che conduceva verso Camporosso passando per una vasta area di campi e coltivi che stavano sulla riva orientale del Nervia e che si estendevano da qui sin agli insediamenti costieri di Vallecrosia. Procedendo per questa via, nel caso che il ponte sul Nervia non esistesse e che, come spesso accadeva, il vasto alveo del torrente al terminale della foce, tracimando per le piene, avesse costituito una zona semiallagata impraticabile, sarebbe stato possibile risalire sin all'area di Camporosso dove le più solide isole alluvionali avrebbero finito per costituire un guado onde oltrepassare il fiume. Senza naturalmente escludere l'ulteriore variante che si continuasse a procedere, come tuttora risulta possibile fare, sulla riva orientale del Nervia e raggiungere addirittura il borgo di Dolceacqua, dove il corso d'acqua indubbiamente si restringeva, specie in prossimità della chiesa cimiteriale di S.Giorgio ove esisteva un "guado": naturalmente, a mali estremi, tenendo sempre conto che poco oltre, proprio dal borgo antico di Dolceacqua, in cui ancora si vedevano le tracce delle devastazioni della guerra di successione al trono imperiale, uno splendido PONTE TARDO RINASCIMENTALE avrebbe permesso a chiunque, anche ad una persona appesantita da bagagli o accompagnata da animali da trasporto, di valicare le ribelli acque del Nervia e mettersi quindi nella condizione di procedere per Ventimiglia