Gli ANTICHI STATUTI DELLA VALLE DI ONEGLIA furono trasferiti in lingua volgare nel XVI secolo ad opera del sacerdote Benedetto Amirato. Il codice originario pervenne agli eredi dell'avvocato Leone Fontana che lo aveva segnalato nella sua "Bibliografia degli Statuti dei Comuni dell'Italia Superiore (Torino, 1907, II, p.309). Il testo degli STATUTI fu edito da G.MOLLE nel volema "Statuti di Oneglia e della sua valle (Dominici, Oneglia, 1979). La trasposizione in volgare edita quindi da E. BIGA ("La valle di Oneglia negli Statuti dei Doria", Dominici, Imperia, 1991, volume di pagine 234) è importante soprattutto in quanto permette di analizzare la ricomposizione giurisdizionale del TERRITORIO DI ONEGLIA dopo il suo PASSAGGIO AI SAVOIA con la conseguenza di una serie di adattamenti ed innovazioni conseguenti all'avvento del nuovo Dominio: valga a titolo esemplificativo la necessità di un ricalcolo per l'adeguamento delle norme alle misure lineari e non del Piemonte come al suo apparato monetale