cultura barocca
inf. di Bartolomeo Durante

THOMAS HANBURY cresciuto in una famiglia agiata ed acquisita una solida preparazione culturale nelle mirabili scuole inglesi del periodo, decise di recarsi in Cina, dove si installò a Shanghai, affermandosi giovanissimo nel campo delle esportazioni ed in imprese finanziarie ed edilizie. Nel 1867, ormai ricco, tornato in Europa, soggiornò sulla Costa Azzurra, da dove condusse parecchie sortite in mare, alla ricerca di un sito dove creare la propria dimora. Si innamorò della quiete e della dolcezza del clima riscontrati a Capo Mortola, ove acquistò la proprietà Orengo. Ispirato dal fratello Daniel, poi morto nel 1873, decise di realizzare, in quella proprietà, un giardino botanico di acclimatazione alle specie orientali. Invitò a La Mortola Ludwig Winter, celebre botanico tedesco, ed in particolare Alwin Berger, che fu curatore dei giardini dal 1897 al 1914 e redasse nel 1912 la terza edizione dell'Hortus Mortolensis, il grandioso catalogo che portò in tutto il mondo la fama dei Giardini botanici Hanbury. Nel 1868, sostituendosi alla carente amministrazione pubblica di Ventimiglia, aprì a La Mortola e Grimaldi delle scuole elementari; costruì nel 1881, in località Croce di Mortola, un edificio scolastico modello, il cimitero e un acquedotto per dar acqua al villaggio, e nel 1892 il grandioso edificio scolastico della frazione Latte. A Ventimiglia, nel sestiere di Sant'Agostino, che si andava sviluppando dopo l'arrivo della ferrovia, aveva messo a disposizione i terreni per la costruzione di molte strade, del Politeama Sociale, del Giardino pubblico che andò a bonificare un'area malsana e del Mercato dei Fiori. Aiutò le istituzioni benefiche, tra le quali l'Ospedale Santo Spirito e l'erigendo orfanotrofio. Spronò le iniziative culturali: a lui si deve la costruzione del Museo preistorico dei Balzi Rossi, l'acquisto ed il restauro della duecentesca Porta Canarda, l'acquisto e l'esposizione di gran parte delle antichità di Ventimiglia romana. Analoga sistemazione dette alla Biblioteca Civica Aprosiana, allora chiusa in casse. Nell'Università di Genova creò l'Istituto Botanico. Era ancora attivissimo filantropo ed innovatore al termine della sua avventura terrena, quasi ottantenne. Il figlio Cecil con la moglie Lady Dorothy ne continuarono l'opera per un trentennio, fino al 1937, quando gli inglesi preferirono allontanarsi dall'Italia [testo e immagini da "Wikipedia"]