Il ritratto dell'incisione, fotografata dall'originale, appartiene a DOM AUGUSTIN CALMET, erudito abate di Senones, che diede il via alla cultura del VAMPIRISMO pubblicando nel 1749 il suo immenso lavoro intitolato Dissertations sur les apparitions des Esprits et sur les Vampires et les Revenants [Dissertazioni sopra le apparizioni degli spiriti, Vampiri o i redivivi d'Ungheria, Moravia, Torino, 1986] in cui raccolse una gran messe di segnalazioni su fenomeni paranormali avvenuti nell'Europa centro orientale. L'opera nella quale in verità l'abate, pur non sapendo giustificare tante supposte manifestazioni, tentava di dare anche una spiegazione razionale dei fenomeni (morti apparenti, cadaveri sepolti troppo in superficie, fuochi fatui ecc.) fu da molti preso come un "vangelo" laico d'una nuova letteratura dell'esotico orrifico. In effetti molti pensatori illuministi derisero il lavoro, come Voltaire nel suo Dictionnaire. Anche la Chiesa prese le debite distanze dalla credulità che l'opinione pubblica mediamente concesse, con grande successo di stampa, al lavoro di Dom Calmet: lo stesso cardinale Prospero Lambertini, poi divenuto papa Benedetto XIV, scrisse pagine ironiche sui contenuti dell'ormai celebre libro