La Carta sopra proposta risale al 1600 ed è conservata presso l'Archivio di Stato di Torino = come nel volume Albintimilium, antico Municipio Romano dove è stata editata risulta qui proposta in due settori = quello che portava dalla "Chiesa di S. Agostino sin ai promontori detti "Punta di Nave" e "Capo della Mortora" e quindi quello che da qui portava al "Vallon di Garavan che parte la Giurisditione di Genova da quella di Monaco" (la carta procede comunque in altre rilevazioni sino a Monaco donde si sarebbe raggiunto lo straordinario "Mausoleo Romano de La Turbia" fatto erigere da Ottaviano Augusto)
CLICCA INVECE QUI PER RITORNARE ALLA HOME PAGE DI "CULTURABAROCCA"
Era questa la città di Angelico Aprosio, quella di cui l'erudito agostiniano stese nel suo volume La Biblioteca Aprosiana, Passatempo Autunnale di Cornelio Aspasio Antivigilmi (1673) questa lunga ed esauriente descrizione
nella quale non mancò di inserire riferimenti ad altri luoghi del Capitanato che della Diocesi di Ventimiglia
ed entro cui si preoccupò
contro una fama di insalubrità ambientale da vari scrittori attribuita a Ventimiglia di scrivere queste pagine erudite quanto accorate equiparando la sua natia città a luoghi allora celebri sia per la salubrità dell'aria che quali mete turistiche dei ceti egemoni qual Albaro, Sampierdarena e Posillipo, in più descrivendo Ventimiglia come sede ideale per l'otium negotiosum dei Poeti
La Carta sopra riprodotta è molto rudimentale ed anticipa altri e ben più preziosi documenti a partire dalla
Carta sei - settecentesca rappresentante il Porto Canale di Ventimiglia (le fasi dell'edificazione del Ponte sul Roia si possono ricostruire da questa stampa del 1800).
Basilare resta comunque la cartografia dell'"Atlante di Matteo Vinzoni" di metà '700 che permette di evidenziare nei particolari sia il
complesso urbano del Capitanato di Ventimiglia
quanto ancora sia il
"contado orientale" (dal Roia ad Ospedaletti)
che il
"contado occidentale" (da Ventimiglia a Monaco).
Questo areale di eccezionale importanza storica fu, più di quanto si creda e da tempi immemorabili , un autentico
crocevia di viaggi, scambi, relazioni pacifiche e non: una zona per cui si intrecciarono a volte
i destini stessi del Mondo
e che merita di esser proposta, analizzata ed anche vissuta quantomeno in linea multimediale
Fu poi tra il XVIII ed il XIX secolo che le trasformazioni strutturali (come sotto si vede anche sulla linea delle ristrutturazione moderna dei percorsi sulla matrice dell'antica rete viaria romana) divennero rilevanti, anche per conseguenza di eventi epocali e delle innovazioni napoleoniche e post-napoleoniche. Così, oltre che dalla disanima topografica sul territorio, anche grazie alle
diverse relazioni scritte e cartografiche qui proposte fatte da viaggiatori eruditi e non, finalmente messi in condizione di spostarsi più agevolmente sul territorio e non solo per via mare, si possono constatare le vistose modificazioni geopolitiche che avvennero in queste contrade
le quali come qui ben si vede rimasero storico
punto straordinario di incontro e interscambio tra Italia e Francia