cultura barocca
Informatizz. B. Durante

Da "Marciando per le Alpi", Gribaudo, 1993 = Roberto Capaccio scrive = (pp. 146-147) "...tra S. Agostino e la foce del torrente Nervia vi erano poi diversi corpi di gurdia [Austro Sardi] a presiedere le cascine lungo i "Ciotti" e le "Asse". Alle falde di Collasgarba, verso la riva occidentale del Nervia, fu fortificata la cascina [altrove definita "Palazzo" come nel testo settecentesco qui riprodotto] di un tal Rocco Orengo (qui n. 12). A questo scopo venne spianato un dosso nelle vicinanze della casa per collocarvi una batteriada 3 cannoni, le mura del giardino furono rafforzate, costruite baracche per l'alloggio delle truppe, erette palizzate e scavati fossati. La cascina Orengo, di grande importanza strategica perché sita all'imbocco della Val Nervia e a poche centinaia di metri dal mare, era presidiata da un intero battaglione. Un'altra piccola fortificazione fu creata poco più ad est vicino alla Cappella di S. Rocco in Vallecrosia. A poche decine di metri a nord est della foce del torrente Nervia gli Austro-Sardi costruirono un nuovo fortilizio intorno alla cascina del Moro. Essendo tale zona piuttosto paludosa i soldati dovettero parzialmente bonificarla scavando un canale che riversava le acque dei laghi salmastri vicini nel fosso quadrangolare che circondava la cascina. L'interno del fossato fu subito fortificato con muraglioni e con una batteria di cannoni puntati contro la spiaggia. L'ex cascina ristrutturata come fortilizio fu ribattezzata come ridotta Guibert o forte S. Ignazio...". (qui n. 13)

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