14 luglio 1602: GIULIO RAIMONDO MAZZARINO nasce a Pescina (L'Aquila) da Pietro e da Ortenzia Buffalini. Il padre è palermitano e la madre è dell'Umbria; si sono conosciuti a Roma a servizio della famiglia Colonna. A Pescina allora sede vescovile dei Marsi - Pietro viene durante l'estate per amministrare i benefici di un cognato. E qui il primo settembre 1605 nasce anche un altro figlio dei Mazzarino, Alessandro, che sarà domenicano e arcivescovo di Aix.
1602-1618: Mazzarino trascorre la fanciullezza e l'adolescenza a Roma. Frequenta il Collegio Romano dei Gesuiti con i giovani dell'aristocrazia romana. Diventa amico intimo di Girolamo Colonna, ed è un protetto della potente famiglia.
1619-1621: Mazzarino accompagna a Madrid Girolamo Colonna e vive la prima seria avventura sentimentale con la figlia di un notaio della città spagnola.
1625-1626: Mazzarino si arruola nell'esercito pontificio per la campagna militare in Valtellina, dove si stanno giuocando gli interessi delle due grandi potenze di allora, la Spagna e la Francia. Ottiene il grado di capitano.
1628: Mazzarino si laurea in utroque, cioè in diritto ecclesíastico e civile.
1629-1630: Prima importante missione diplomatica di Mazzaríno a servizio del papa Urbano VIII per evitare lo scontro degli eserciti spagnolo e francese nel Monferrato.
26 ottobre 1630. Primo successo di Mazzarino, che lo rende famoso in tutta Europa: dopo aver fatto firmare la tregua fra gli eserciti francese, spagnuolo e piemontese, egli riesce a bloccare la battaglia che stava per cominciare sotto le mura della città di Casale, e intraprende una serie di negoziazioni che porteranno poi al trattato di Cherasco nell'aprile 1631.
1631: Mazzarino si orienta a favore della politica francese. Conosce Richelíeu, ne comprende e condivide la politica, e si lascia attirare nell'orbita del grande Primo Ministro.
1632-1636: Mazzarino compie diverse missioni diplomatiche e si reca ripetutamente in Francia. Si lega sempre di più alla corte e al governo di Luigi XIII e di Richelieu.
17 dicembre 1638: Al posto di Padre Joseph morente, di cui Richelieu appoggiava la candidatura al cardinalato, Mazzaríno è sostenuto da Richelieu in nome del Re di Francia per ricevere la cappa magna.
3 gennaio 1640: Mazzarino si stabilisce definitivamente a Parigi. Da questo momento non farà più ritorno in Italia.
6 dicembre 1641: Mazzarino viene nominato CARDINALE su richiesta di Luigi XIII e per le insistenze di Richelieu, ma non andrà mai a Roma per ricevere il « cappello » cardinalízio.
4 dicembre 1642: Muore Richelieu e Mazzarino è nominato primo ministro da Luigi XIII.
14 maggio 1643: Muore Luigi XIII e Mazzarino entra nel « Consiglio di Reggenza ». E' il consigliere fidato e confidente della reggente Anna d'Austria. La sua influenza e i successi che ottiene in politica e in diplomazia, molto applauditi, sono sempre più criticati ed incompresi da parte dei nobili e dei giudici parlamentari, desiderosi della fine della guerra in qualunque modo.
1643-1648: Congresso di Westfalia, condotto con straordinaria abilità da Mazzarino. Nello stesso periodo Mazzarino favorisce da mecenate gli ambienti culturali e artistici francesi. Introduce in Francia l'« Opera italiana », e fonda la prima biblioteca aperta al pubblico, oltre a creare una delle più famose gallerie d'arte.
1648-1653: Il Parlamento, alcuni ambienti nobiliari, militari e clericali francesi si oppongono apertamente a Mazzarino, contestandolo come straniero e dando origine al movimento contro di lui, noto con l'appellativo di « Fronda ».
6 febbraio 1651: Mazzarino, attaccato dal partito frondísta, è costretto a fuggire da Parigi. Ripara a Brúhl. Egli intanto continua a mantenere con la regina Anna d'Austria strette relazioni epistolari e a dirigerne la politica.
5 settembre 1651: Luigi XIV entra nella maggiore età. Mazzarino prepara il suo ritorno in Francia, ma i nobili e i giudici parlamentari emettono un mandato di proscrizione contro di lui e ordinano la vendita della sua biblioteca al fine di costituire una taglia di 50.000 franchi per la sua cattura.
Gennaio 1652: Avendo Luigi XIV - contro le decisioni del parlamento di Parigi e dei nobili - dato l'ordine del libero passaggio di Mazzarino sul suolo francese, il Cardinale rientra in Francia.
1652-1653: La guerra civile - il partito frondista da una parte; Mazzarino, il Re, la Regina e quelli che sono rimasti fedeli dall'altra - imperversa a Parigi e in altre regioni della Francia. Il Cardinale si sposta da un luogo all'altro, seguito spesso dal Re, da Anna d'Austria e dalla corte -, per sedare i focolai di rivolta. I suoi più accaniti avversari sono il Principe di Condé, il Duca d'Orléans, il Cardinale di Retz, la Gande Mademoiselle Anna Maria di Montpensier.
3 febbraio 1653: Mazzarino rientra a Parigi accolto dal Re e dalla corte, applaudito dal popolo e adulato perfino da ex frondisti.
1653-1654: Mazzarino affronta l'affaíre giansenista, evitando un'altra lacerazione nella vita francese, originata da questioni religiose.
1655-1657: Mazzarino riprende, da primo ministro del Re Sole. la politica della monarchia assoluta all'interno e di supremazia francese all'estero; favorisce anche il risveglio delle attività culturali.
Novembre 1658 - novembre 1659: Dopo un anno di trattatíve, il « Trattato dei Pirenei » tra la Francia e la Spagna, capolavoro diplomatico di Mazzarino, consacra il successo completo della politica francese e il definitivo tramonto della Spagna.
9 luglio 1660: Luigi XIV sposa l'Infanta di Spagna, Maria Teresa d'Austria, in applicazione del trattato.
8 febbraio 1661: Mazzarino, gravemente ammalato, si fa portare a Vincennes.
3-7 marzo 1661: Mazzarino redige il testamento. Diciotto diamanti sono donati alla corona di Francia. Due milioni di lire vengono destinati alla fondazione del « Collegio delle Quattro Nazioni », a cui viene annessa la biblioteca di 50.000 volumi.
9 marzo 1661: GIULIO RAIMONDO MAZZARINO, Cardinale, Primo Ministro del Re di Francia, muore dopo aver dato le sue ultime raccomandazioni politiche a Luigi XIV.La sua fama raggiunge vette raramente accordate ad un essere umano.[Tratto dal libro "Mazzarino "
( Testi a cura di Don Vincenzo Amendola )]