informatizzaz. a cura di Bartolomeo E. Durante

Denis Lambin, forse più noto con il nome latinizzato all'uso epocale quale Dionysius Lambinus, nato nel 1520 e scomparso nel settembre del 1572, fu un celebre umanista ed erudito classico francese.
Vide la luce in Piccardia a Montreuil-sur-Mer: dedicò parecchi anni agli studi classici durante la residenza in Italia, allora usuale per la formazione dei dotti.
Nel 1550 venne convocato a Parigi in 1550 a ricoprire la prestigiosa cattedra di Latino nell'università di Francia: presto, però in seguito, la permutò con quella di greco.
La docenza e l'attività editoriale gli furono inasprite dai conflitti religiosi che andavano dissanguando la Francia: in particolare si sostiene da qualche ricercatore moderno che la sua morte sia stata causata dallo stato di continua apprensione atteso il timore di dover condividere il destino del suo amico Peter Ramus (Pierre de la Ramée), che era stato ucciso nel massacro della notte di San Bartolomeo.
Lambin fu verisimilmente uno degli eruditi più grandi della sua età e le sue edizioni degli autori classici sono ancora utili.
Nella critica testuale era un intelligente conservatore (in verità il suo difetto principale consisteva semmai nel fatto di non specificare con la dovuta precisione l'origine delle sue fonti manoscritte) ma in compenso i suoi commenti, con la loro ricchezza, sono una ancora oggi un'autentica miniera di dati vari ed utili informazioni.
Le sue edizioni principali sono: Orazio (1561); Lucrezio (1564); Cicerone (1566); Cornelio Nepote (1569); Demostene (1570) e Plauto (1576).