L'INCISIONE sopra proposta è tratta dal volume, conservato alla Biblioteca Aprosiana opera di Gasparo Colonna, Il Bomprovifaccia per sani e ammalati, Padova, per i tipi di Pier Paolo Tozzi, 1621: anche se, per chi voglia approfondire l'argomento, si consiglia di consultare l'opera basilare del seicentesco naturalista empirico, viaggiatore e mercante di spezie e droghe POMET.
Il GIUSQUIAMO [da ritenere nell' età intermedia un succedaneo molto noto e a buon mercato dell' OPPIO] di solito era assunto per via di infusi e decotti ma poteva pure venire applicato esternamente come scrive appunto il Colonna: ...Posta con acqua rosata sopra il fronte, muove il sonno e fa dormire....
Al pari di PIANTE come la BELLADONNA, l'ACONITO, lo STRAMONIO, la MANDRAGORA in particolare e di FUNGHI come l'AMANITA MUSCARIA anche il GIUSQUIAMO appartiene alla serie delle piante [si ricorreva ma con meno frequenza anche al mondo animale] ricche di sostanze ipnotiche e psicotrope in grado di produrre VISIONI ed ALLUCINAZIONI oltre che di salvaguardare la salute come sonnifero ed
ANESTETICO - ANTIDOLORIFICO.
Per inciso è da rammentare come implicitamente la CHIESA ROMANA desse rilievo alla possibile manipolazione in direzione malefica del SONNO essendo questo il momento in cui maggiormente gli uomini sarebbero esposti a DIABOLICHE INTERFERENZE.
Un caposaldo di questa discussione fu rappresentato nel XVI secolo
dall'opera del dottissimo teologo e giurista Martin Antonio Del Rio che nelle sue "DISSERTAZIONI SULLA MAGIA" affrontò variamente il tema di SONNO - SOGNO - SOGNO NATURALE O NON analizzando su scala planetaria il problema "DELL'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI" (nemmeno si lasciò sfuggire USANZE IN MERITO PRESSO GLI "INDIANI DEL BRASILE") e sulla base di tutta la cultura pregressa affrontò ogni sorta di tematica e specificatamente quella dei SOGNI DEMONIACI trattando anche le voci "EPHIALTES" - "INCUBUS" - "LA PESADILLA" - "LA COQUEMARE".
E pur nel contesto di un ridimensionamento delle possibili influenze maligne lo STESSO TEMA venne sempre riproposto ed ancora ripreso nel XVIII secolo entro
la VOCE "SONNO" della
BIBLIOTHECA CANONICA di Lucio Ferraris) contestualmente alla possibile influenza sui SOGNI (dallo stesso volume consulta qui la VOCE "SOGNO" ed in particolare analizza i SOGNI DEMONIACI) sin a violare e/o condizionare, tramite maleficio di
FASCINAZIONE i misteri di quella che sarà poi definita ZONA MORTA.
G.B. Della Porta [o semplicemente Porta] ci ha lasciata la dscrizione dell'allucinogeno UNGUENTO DELLE STREGHE.
Consultando tuttavia l'edizione del 1588 dell'opera del PORTA si evince come l'UNGUENTO DELLE STREGHE, aldilà della diabolica denominazione e dell'uso più o meno probabile di sostanze ottenute con azioni criminose, avesse molti punti in contatto con altre POZIONI proprie della MAGIA NATURALE ovvero della NUOVA SCIENZA EMPIRICA.
Nel passo appena citato è infatti registrata una FORMULA MEDICAMENTOSA PER AGEVOLARE IL SONNO suggerita da normali considerazioni di ERBORISTERIA e di MEDICINA sulla base di prodotti normalmente reperibili nelle SPEZIERIE (FARMACIE) dove era usuale tenere a disposizione degli utenti testi anche rari e molto ben illustrati di FARMACOPEA; vi si legge infatti "COME SUSCITARE SOGNI GRADEVOLI / Dopo cena, prima di andare a dormire, se mastichiamo lentamente ipoglossa, melissa. altrimenti detta erba citrina, o altre erbe assai simili a queste, una volta addormentati avremo l'impressione di vedere varie immagini, come non se ne potrebbero desiderare di migliori. Il nostro spirito discerne allora campi coltivati, giardini. alberi, fiori e la terra fattasi verde, coperta d'ambra qua e là; e lla fine, ruotando gli occhi intorno, il mondo da ogni parte sorride come in primavera. Oppure ciò si può ottenere col succo dell' ELEOSELINUM germogli di pioppo, calamo aromatico, solanum hortense [erba morella ?], stramonio, aconito, specialmente nel tempo del loro rigoglio, se ci si unge le tempie, il collo e la gola dove passano le vene soporariae e nel posto in cui esse sono più evidenti, nonché le mani e i piedi. E' utile ungere anche la zona del fegato. Infatti salendo su dallo stomaco, il sangue passa attraverso il fegato e da esso arriva al cuore; così i vapori che vanno e vengono di là si tingono, trasportando immagini dello stesso colore".