ripr. Durante v. "GIOCHI MATEMATICI"

E' questo un LIBRO-TEATRO destinato chiaramente a fanciulli di famiglie di agiata condizione. I quattro volumetti del gioco contenevano gli scenari e le situazioni per rappresentare, utilizzando le figurine liberamente spostabili (in alto), 60 fiabe di La Fontaine ("LES JEU DES FABLES OU FABLES DE LA FONTAINE MISES EN ACTION, AVEC FIGURES COLORIEES ET DECOUPEES, DESSINEES ET GRAVEES PAR LAMBERT AINE'" (PARIS, CHEZ L'AUTEUR...IMPRIMEUR DU COLLEGE ROYAL DE FRANCE, senza data ma attribuibile al 1818-'19). Ben si capisce come la maggior parte, se non l'esclusività, di questi giochi, caratterizzati da oggetti costosi e di valore oltre che dall'opera di artigiani di qualità, fosse retaggio di FANCIULLI DI CONDIZIONE SOCIALE ALMENO BORGHESE. I figli dei proletari non avevano in effetti molto tempo per giocare: i balocchi fondamentali (la bambola di pezza, la palla di stracci, la trottola ecc.) li potevano usare per poco tempo, in tenera età la strada avrebbe riempito il loro tempo con quei divertimenti storici ("acchiaparella", "mosca cieca", "nascondino" ecc.) che non sono mai costati nulla: ma anche questo tempo di giochi sarebbe stato sempre molto breve e nemmeno adolescenti questi sarebbero presto andati a lavorare come apprendisti o garzoni, nella migliore delle ipotesi, onde contribuire al sostegno della famiglia: per molti il passaggio dalla fanciullezza alle responsabilità degli adulti sarebbe stato così fulmineo da non lasciare alcuna traccia di una benché minima "storia adolescenziale"