Informat. B. Durante

CASTEL S. ANGELO in un disegno di Caspar Van Wittel
Castel S. Angelo Nel corso della sua lunga vita, Castel S. Angelo rivestì molteplici ruoli, trasformandosi da mausoleo a fortezza, da famigerato luogo di detenzione a sontuosa residenza papale e vivendo da protagonista alcuni degli eventi più drammatici della storia di Roma.
Nacque come monumentale sepolcro dell'imperatore Adriano.
L'inserimento nelle mura aureliane (403) inaugurò il suo nuovo destino di roccaforte, tanto potente da essere in grado di resistere agli assalti dei Visigoti e degli Ostrogoti (537).
Oltre alle formidabili potenzialità difensive insite nelle sue strutture, pur pensate per ben altri scopi, in epoca alto medievale l'importanza del monumento derivò dal fatto di trovarsi sul punto di sutura della Roma antica e medievale con la nuova Roma vaticana, cresciuta intorno alla tomba di Pietro.
La sua cristianizzazione , anche nel nome, è fissata all'anno 590 dalla leggenda che narra l'apparizione dell' arcangelo Michele annunciate a papa Gregorio Magno la fine della pestilenza: l'evento è evocato dalla grande statua bronzea in cima all'edificio.
Dopo essere passato, tra X e XV secolo, nelle mani di varie famiglie patrizie , il complesso architettonico divenne proprietà dei papi, i quali ne potenziarono la funzione militare e sistemarono sontuosamente gli ambienti interni, facendone un emblema di potenza e di rinnovata autorità dopo l'esilio avignonese e lo scisma d'Occidente.
Oggi è sede del Museo Nazionale di Castel S. Angelo, che comprende, oltre a una interessante collezione di armi antiche, i fastosi appartamenti papali ornati da stucchi, fregi, affreschi, arazzi e ceramiche.
Dalla terrazza, resa celebre dalle melodie della Tosca di Puccini (qui Cavaradossi dà il proprio struggente addio alla vita), si gode uno dei più bei panorami del centro storico.