Immagine dei primi del '900 della BIBLIOTECA AMBROSIANA (di cui si può qui vedere l'ingresso), fondata in Milano dal cardinale Federico Borromeo nel 1607 ed aperta al pubblico l'8 dicembre 1609, fu concepita come un centro di studio e di cultura, con un Collegio dei Dottori, una biblioteca attrezzata per i differenti ambiti del sapere e una pinacoteca con dipinti dei più rinomati autori italiani e stranieri.
Al Collegio dei Dottori, formato da almeno cinque ecclesiastici e presieduto dal Prefetto, è affidata l'attività scientifico-culturale dell'Ambrosiana. I Dottori sono cooptati per elezione dallo stesso Collegio, mentre il Prefetto è nominato dall'Arcivescovo di Milano, Patrono dell'Ambrosiana.
Attualmente restaurata la grande biblioteca si vede qui (a sinistra) nella sua storica facciata in piazza S. Sepolcro, corretta composizione di Fabio Mangone, con il monumento al cardinal Federigo Borromeo opera di Costantino Corti (1865): sulla sua destra si vede la Chiesa di S. Sepolcro fondata nell'XI secolo ma più volte rimaneggiata, quindi restaurata e annessa all'Ambrosiana.