Durante l'Impero e l'impressionante ristrutturazione del sistema viario (vedi) grazie alla via Giulia Augusta = vedi qui la cartografia generale i traffici aumentarono considerevolmente vista anche la posizione di frontiera di Ventimiglia Romana = date le diverse forme di scrittura, anche se alla maniera romana si dovrebbe scrivere sempre IULIA AUGUSTA al modo rinascimentale avallato peraltro dal grandissimo filologo Ambrogio Calepino -autore amatissimo dall'Aprosio- si usano alternativamente date le frequentissime citazioni la forma IVLIA AVGUSTA, IULIA AUGUSTA, JULIA AUGUSTA e l'italianizzazione "GIULIA AUGUSTA".
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Secondo Nino Lamboglia un nodo importante di traffico era sito ad una stazione stradale segnalata sulla via imperiale dalla carta antica romano-imperiale detta Itinerario Antonino e collocata a X miglia dalla città nervina .
In questo sito N. Lamboglia ritenne di doversi individuare i resti della base stradale romana in VILLA LUMONE con tracce di OPUS RETICULATUM: nella zona si rinvennero parecchie monete di via di tempi diversi per ampio arco cronologico dell'impero romano e ciò ha indotto a pensare che che LUMONE fosse UNO DEI DIVERSI SITI (VEDI) in cui si pagava la Quadragesima Galliarum o "Tassa di passaggio delle merci" nelle ALPI MARITTIME e nella PROVENZA = su siffatta postulazione si sono innestati crescenti dubbi ed è peraltro interessante rammentare che nel 1985 a Garavan (Garavano), nel corso di lavori di escavazione per realizzare le fondamenta di un albergo, nei pressi della zona portuale, siano stati scoperti resti d'epoca romano imperiale che sembra possano collegarsi alle tracce di una possibile stazione viaria romano imperiale per il cambio dei cavalli (Mutatio) = cosa che, dato anche il prestigio del personaggio, ha indotto a riprendere siffatta postulazione a p. 241 del volume Albintimilium.......
Nell'encomiabile moderno
PROGETTO VIA IULIA AUGUSTA
in merito a siffatta struttura l'argomento è stato oggetto di interpretazioni diverse.
In rapporto alla TAPPA 3 della Julia Augusta nello specifico capitolo dedicato al sito di LUMONE leggevasi:
"La città dei morti riproduceva la posizione e il rango occupati dal defunto e dai suoi congiunti nel mondo dei vivi. L'importanza e la ricchezza del monumento, la sua posizione vicinissima alla strada e al centro abitato (o ad un luogo di prestigio), i nomi e i titoli del defunto declinati in un'iscrizione permettevano di situare il morto e la sua famiglia in una gerarchia sociale.
Il MONUMENTO DELLA VILLA LUMONE è decisamente curato: la facciata con tre nicchie originariamente dipinte, dispone di due piani e apparteneva a un recinto funerario di cui restano visibili due lati. Delimitava una concessione a cui senza dubbio si accedeva dal retro. Al piano alto il quadro centrale era adornato da un oggetto applicato sulla muratura, probabilmente l'iscrizione che commemorava il nome e i titoli del defunto. La decorazione policroma abbina due tecniche di costruzione, una tipica della Gallia (file orizzontali di pietre) e l'altra dell'Italia centrale (file diagonali di pietre su letti di mattoni). Il decoro e la forma del monumento sono di tipo raro conosciuto ad Ostia nel I secolo...
La facciata monumentale del MAUSOLEO era naturalmente rivolta verso la Julia Augusta, che si trovava sotto l'odierna Statale 7. Il MONUMENTO occupa una posizione notevole sul colle, nelle immediate vicinanze di una PIETRA MILIARE dalla cifra simbolica (599 miglia da Roma, che marca una specie di frontiera. questo MONUMENTO appartiene ad una necropoli più vasta, forse legata al sito che un tempo occupava la TOURRAQUE e che era ancora visibile nel secolo scorso...
Il nome di LUMONE attribuito nel contesto dell'antica cartografia romano-imperiale dall'Itinerario d'Antonino a un sito posto a 10 miglia (quasi 15 Km da Albintimilium e circa a 6 miglia (quasi 9 Km.) da Alpe Summa (La Turbie) non può corrispondere al nostro MONUMENTO e deve piuttosto essere situato a Carnolès, ove esisteva un sito di qualche importanza...".
Attualmente però la dicitura entro PROGETTO VIA IULIA AUGUSTA a commento della TAPPA 3, modificata, sanziona:
"IL MAUSOLEO DI LUMONE = Un prestigioso monumento funebre che illustra le relazioni tra la città dei morti e le strade. La morte, il rango sociale, la strada…
La credenza secondo cui lo sguardo dei vivi ridona una briciola di vita ai defunti ha fatto sorgere le necropoli ai bordi delle strade. La facciata monumentale del Mausoleo era rivolta verso la via Iulia Augusta, che si trovava sotto l'attuale statale 7. Il monumento occupa una posizione notevole sul colle, nelle immediate vicinanze di una pietra miliare dalla cifra simbolica (599 miglia da Roma), che segnava una specie di frontiera.
Il monumento funebre detto “della villa Lumone”, destinato ad un personaggio importante, è decisamente curato: la facciata, con 3 nicchie originariamente dipinte, dispone di 2 piani ed appartiene a un recinto funerario di cui restano visibili 2 lati. Delimitava una concessione a cui senza dubbio si accedeva dal retro. Al piano alto il quadro centrale era adornato da un oggetto applicato sulla muratura, probabilmente un’iscrizione che commemorava il nome e i titoli del defunto. La decorazione e la forma sono di un tipo raro, che si riscontra ad
Ostia [centro del traffico marittimo romano entro il mercato aperto imperiale = vedi] nel I secolo".