Inf. B. E. Durante Vedi qui dalla romanità la storia di Savona anche in forza d'un testo antiquario digitalizzato del Bertolotti

All'epoca dei grandi pellegrinaggi della fede gli ordini cavallereschi, molto presenti tra Basso Piemonte e Liguria, possedevano nuclei e magioni agli sbocchi viari, in particolare, sui porti di Genova e Savona. Sulla direttrice di questi tragitti nel 1267 è documentata la magione di S. Giacomo dei Ronchi, presso Osiglia, detenuta dall’ordine dei Templari ma dopo il 1283 passata agli Ospedalieri della Commenda di S. Giovanni di Savona.
Il complesso templare (ora di proprietà privata) risulta costituito da una piccola chiesa ad aula unica e da alcuni fabbricati rurali di servizio, forse destinati ad ospedale per i viandanti in una zona montana, dove la via del Finale si univa alle diramazioni per Savona, per Noli e per Pietra Ligure attraverso il colle del Melogno.
Su talea linea di collegamento col Piemonte meridionale, nel 1386 risulta peraltro eretta la chiesa di S. Giacomo del Giovo, posta in corrispondenza del valico omonimo, alla confluenza delle vie del Finale e di Noli (strata de Naulo ad curiam Orchi et ad curiam Mallarum usque in jugum) dirette verso l’oltregiogo della Valbormida di Mallare .
Inoltre, allo sbocco sul mare della strada del Finale, le fonti documentarie attestano l’esistenza della precettoria gerosolomitana di S.Fruttuoso, posta sull’altura del Gottaro, presso la ripa maris vale a dire in corrispondenza con l'odierno borgo di Finalmarina