L'Eremo di Santa Maria Maddalena del Bosco o chiesa di Santa Maria Maddalena del Bosco, stando alle conclusioni più diffuse, sarebbe stato eretto verso il nono secolo ad opera dei frati Benedettini, già presenti nel territorio tabiese in forza di un diversificato insediamento su cui ancora molto resta comunque da approfondire. Realizzata in un'unica navata, presenta al suo interno un affresco del 1570 raffigurante episodi conseguenti alla peste che colpì tutta la Liguria in quell'anno. Altra opera interessante è il Crocifisso, le cui origini risalgono agli inizi del quattordicesimo secolo. Nella parete centrale si trova una grotta naturale con la statua della Maddalena Penitente, realizzata nel 1937 e trasportata a spalle dai "Maddalenanti" lungo la tortuosa mulattiera. La partenza per "La Maddalena" è prevista dal convento dei Cappuccini (che merita un'accurata visita) per poi salire lungo la valle di Santa Lucia dove una strada in parte asfaltata porta fino all'Albareo, dopo aver attraversato le località "Besenzone" e "Tuvi". La strada ora diventa sterrata ma è percorribilissima e panoramicissima; più avanti il "Cippo di Santa Rita" e quindi "L'Entràa", che prende il nome presumibilmente da "entrata in territorio comunale". Si raggiunge, poi, IL BAUSU DA CRUSCE: una roccia su cui è incisa una CROCE e che per la tradizione popolare è stato mediamente ritenuto una TESTIMONIANZA DI ANTICA FEDE. Senza escludere questa eventualità, e calcolando però certe consuetudini proprie di queste contrade, si può ipotizzare che il SEGNO CRUCIFORME possa altresì rimandare ad una FORMA DI RICONSACRAZIONE NON RARA NELL'USO BENEDETTINO o, più semplicemente, costituisca un TERMINE LIMITANEO (cioè uno di quei rudimentali CIPPI CRUCIFORMI usati dai monaci ma poi entrati nella TRADIZIONE CIVILE per segnalare e distinguere le AREE DI PROPRIETA' PRIVATA come le AREE PUBBLICHE DI COMPETENZA AMMINISTRATIVA. Si arriva, infine, all'Eremo, dove una fontana dalle limpide acque accoglie e disseta il Viandante. Per il ritorno è prevista anche un'altra strada che discende al "Ginestro" e quindi nella Valle dell'Oxentina per raggiungere la strada Statale 548 che riporta a Taggia.