Lasciata Genova ove prese l'abito degli Eremitani di S. Agostino al Convento della Consolazione il giovane Aprosio si recò, iniziando la stagione dei viaggi e della formazione, in Toscana (vedi la cartografia interattiva dei vari posti che visitò per periodi diversi) e prese stanza a Siena, ove soggiornò a lungo visitandone il territorio anche se non di tutte le sue esperienze parla nella Biblioteca Aprosiana [per esempio nello Scudo di Rinaldo I egli citò per esempio un soggiorno, non menzionato in questa relazione del 1673, a Grosseto (vedi la carta iperattiva), raggiunto dall'area senese, in occasione del quale Angelico assistette al terribile spettacolo di una strega messa al rogo tal Palandrana (pag. 53, dall'alto)]= ma l'essenza delle operazioni aprosiane in Toscana si svolse in Siena e circondario così che splendida città che tanto per lui avrebbe rappresentato culturalmente e non (vedi i collegamenti a corredo dell'immagine) conobbe espressioni di grande cultura e si meritò tra le tante personalità che conobbe un forte legame amicale con Alcibiade Lucarini celebrato autore di Imprese e con altri elencato da Aprosio tra gli autori di cui era sempre consigliabile la lettura