Il primo corpo di fabbrica risale probablimente al XII secolo, quando il castello apparteneva ai Prefetti di Vico. Dopo il 1370 passò al comune di Roma e nel 1419 il Papa lo concesse in feudo agli Orsini a cui si devono i profondi ampliamenti e ricostruzioni.
E’ a pianta trapezoidale con sei grandi torri. Oggi il castello rappresenta l'esempio di uno degli ultimi e dei più grandi castelli per arcieri in Europa. Quì vennero ospitati personaggi illustri e potenti dell’epoca:
nel 1478 ospitò papa Sisto IV, il francescano Francesco della Rovere, che alloggiò nella nuova ala nord. A Natale del 1494, il re Carlo Vlll di Francia alloggiò nel Castello. A seguito di scontri con la chiesa e di difficoltà finanziarie, gli Orsini persero il castello. Col tempo e con molta diplomazia furono riammessi nelle grazie del Papa e ripresero possesso del castello. Nel 1560 Paolo Giordano Orsini, nominato Duca di Bracciano, portò a nozze Isabella de' Medici. Qualche anno dopo, però si innamorò di una bella donna romana, Vittoria Accoramboni, già moglie di Francesco Peretti. Per liberarsi della moglie, Paolo Giordano prima strangolò la propria moglie, Isabella (per presunta infedeltà), e poi (probabilmente) fece assassinare il marito di Vittoria.
Nel 1585, lo zio di Peretti, francescano cardinale di Montalto, venne eletto a papa Sisto V, e questi pensò di riportare il controllo sulle terre della Chiesa. Paolo Giordano e Vittoria fuggirono in Veneto. Paolo Giordano morì l'anno stesso e uno dei suoi cugini, Lodovico Orsini, che si occupava della divisione dei beni di famiglia, fece uccidere Vittoria. Vittoria conquistò il ruolo di "Vittoria Corombona" nel dramma di John Webster - The White Devil “Il Diavolo bianco” (scritta intorno al 1608) mentre Paolo Giordano sarà il suo Duca di Bracciano.
Paolo Giordano II, successore del Duca, diede avvio all'industrializzazione di Bracciano, costruendo un acquedotto che dalle colline di Manziana scendeva a Bracciano per alimentare quattro fucine azionate una cartiera e una tipografia.
Quando la potenza degli Orsini decadde, il Castello fu venduto all'asta nel 1695 e venne comprato dagli Odescalchi, la famiglia di papa Innocenzo XI.
Col tempo gli Odescalchi furono venderono il castello ai Torlonia, nel 1803. Qualche anno dopo, grazie al matrimonio del principe Livio III, nel 1861, con l'erede polacca Sofia Branicka il castello ritornò in possesso degli Odescalchi che ne sono ancora oggi i proprietari.
Quello che però maggiormente importa, per questa nostra indagine, è il peso culturale di Paolo Giordano II Orsini che si qualificò sia come mecenate sia quale autore in proprio: proprio Angelico Aprosio ebbe la buona sorte di entrare in possesso di sue pubblicazioni, tuttora custodite alla Biblioteca di Ventimiglia
Di Paolo Giordano II Orsini stando al Servizio Bibliotecario Nazionale si conservano nelle biblioteche italiane altre opere ancora che vale qui la pena di elencare con gli attributi tipografici:
1 - Orsini, Paolo Giordano,
Paralello fra la citta e la villa satire vndici. Intendesi della citta di residenza oue monarca abiti. A Mario Stellanteposto,
In Bracciano : per Andrea Fei stampator ducale, 1648
- 12, 99, 5! p. ; 4
- Note Generali: L'autore è Paolo Giordano Orsini duca di Bracciano; cfr. NUC pre-1956 v. 433 p. 297
- Note tip. a c. 3v
Segn.: 6 A-N4
- Ultima c. bianca
- Iniziali ornate recanti il monogramma dell'A.-
Stemma degli Orsini a c. N3v
- Tit. dell'occhietto: Satire
- Impronta - i.u. a.r- i.a: CoFi (3) 1648 (R)
- [Variante del titolo] Satire
- [Variante del titolo] Paralello fra la citta e la villa satire undici. Intendesi della città ...
-
Localizzazioni: Biblioteca della Fondazione Marco Besso - Roma
- Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma
- Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma
- Biblioteca nazionale universitaria - Torino
- Biblioteca nazionale Marciana - Venezia
2 - Orsini, Paolo Giordano,
Rime di Paolo Giordano 2. duca di Bracciano ,
1648
- 90 c. ; 4°
- Tit. dell'occhietto: Rime diuerse
- Note tipogr. a c. 3v.: In Bracciano : per Andrea Fei stampator ducale, 1648
- Segn.: 6A-X4
- Iniziali xil. con monogramma dell'A.
- Impronta - i.u. i.za e.o, SoEi (C) 1648 (R)
- [Variante del titolo] Rime diuerse
- Localizzazioni: Biblioteca della Fondazione Marco Besso - Roma - RM
- Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma
- Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma
3 - Orsini, Paolo Giordano,
Rime / Paolo Giordano II. duca di Bracciano ,
- Bracciano : per Andrea Fei stampator ducale, MDCXLVIII
- 180 p. ; 4? (25 cm)
- Note tipogr. dal colophon: In Bracciano per Andrea Fei stampator ducale con permissione de' superiori MDCXLVIII
- registro
- occhietto
- cors., rom.
- segn.: croce6 A-X4
- iniz. e fregi xil
- front. xil.
- Localizzazioni: Biblioteca Giovardiana - Veroli - FR
4 - Li sette salmi penitentiali, tradotti dal latino in italiano in ottaua rima, per maggior deuotione de' fedeli,
In Bracciano : nella ducale stampa di Iacomo Fei d'Andr. figl., 1673
- 64 p. : ill. ; 8
- Note Generali: Forse opera di Paolo Giordano Orsini, che appare come A. della preghiera all'ultima p
- Segn.: A-D8
- Impronta - i-u- i.i, o.o) ChAd (3) 1673 (R)
- Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma
5 - Curini, Ottavio