Inf. B. D.

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INFORMATIZZAZIONE DI BARTOLOMEO DURANTE DA BIBLIOTECA PRIVATA







Le poche notizie su BARTOLOMEO APOSTOLO quindi SAN BARTOLOMEO, come su altri SANTI, derivano da Jacopo da Varazze (Varazze 1228 -1298 ) chiamato anche Jacopo o Giacomo da Varagine che fu un frate domenicano scrittore in latino di leggende e cronache . Entrò nell'ordine nel 1244 e nel 1265 diventò priore del proprio convento: due anni dopo fu nominatore provinciale per la Lombardia. Dal 1292 fu vescovo di Genova fino al 1298 anno della sua morte . La sua fama si deve ad una raccolta di vite di santi , scritta tra il 1255 e il 1266 dal titolo Legenda aurea (Legenda sanctorum). L'opera, che fu scritta in latino ma in seguito diffusa in versione volgarizzante , ottenne molta influenza sulla seguente letteratura religiosa e servì come importante fonte iconografica per numerosi artisti . Sempre in latino compilò una Cronaca genovese (Chronicon lanuense) che tratta della storia di Genova dalle origini al 1297 e in volgare scrisse Sermoni moraleggianti.
Aprosio ne ebbe una conoscenza approfondita attesa la presenza, tuttora, nella sua biblioteca di
quattro suoi incunabuli fra cui appunto la LEGGENDA AUREA.
Nicolò Manerbi [1422-1481] (volgarmente detto Manerbio) fu invece autore della menzionata "volgarizzazione" e da una stampa del suo lavoro Leggendario delle vite de' santi. Composto dal R.P.F. Giacobo di Voragine, ... tradotto già per il R.D. Nicolo Manerbio. Nuouamente ridotto a miglior lingua, riformato, purgato da molte cose souerchie, arricchito de' sommarij, di vaghe figure ornato, e ristampato. Con l'aggiunta di calendario, lunario, & feste mobili ..., In Venetia : appresso Alessandro Griffio, 1584 - [16] , 726, [2] p. : ill. ; 4°. - Impronta: e.o- e.e. o.te stpe (3) 1584 (R) - Lingua: Italiano - Paese: Italia - Marca: i>Fama (donna alata con un piede sul globo e due trombe, una in bocca e una nella mano sinistra) con Motto: Famam extendere factis est virtutis opus) si propone qui la volgarizzazione della
VITA DI SAN BARTOLOMEO
con la precisazione che, non a caso, quale sovrapposizione di un Santo cristiano su un'area cultuale riservata ad un Dio pagano (Esculapio), San Bartolomeo fu sepolto nella chiesa a lui eretta a Roma nell'Isola Tiberina sui resti del tempio di Esculapio.