Il MONTE BALDO, conosciuto fin dal 1500 con l'appellativo di Hortus Italiae, è uno scrigno in cui la natura racchiude climi differenti, panorami inimitabili, rocce antichissime e fiori che non hanno uguali: grazie alla sua posizione elevata rispetto alla Pianura che gli ha permesso, nei periodi di massima espansione glaciale, di svettare sopra la coltre dei ghiacci, il MONTE BALDO ha conservato specie botaniche uniche (Lungo le sue pendici è stata istituita infatti nel 1972 la Riserva Botanica di Bes Corna Piana, che comprende un territorio protetto di 150 ettari, ad un'altitudine che va dai 1300 ai 1735 metri).
Tra le specie botaniche del MONTE BALDO si individuano tuttora dei veri e propri endemismi che gli hanno fatto guadagnare, come detto, quell'appellativo di Hortus Italiae: e non a caso dal XVI secolo il MONTE BALDO divenne un luogo di ricerche e spesso di incontro culturale per erboristi ed aromatarii alla ricerca di autentiche eccezionalità officinali, come ci informa nel suo libro MELAMPIGO l'oggi misconosciuto ma un tempo celeberrimo medico empirico e cabalista ZEFIRIELE TOMASO BOVIO.
La dorsale di MONTE BALDO accompagna e separa il lago di Garda e la Valle dell'Adige che, visti dalle sue cime, assumono aspetti di grande suggestione e spettacolarità col mutare delle stagioni.
Prima grande catena montuosa per chi dalla pianura risale l'autostrada del Brennero, il Baldo è peraltro sito ideale per vacanze tranquille e di relax nel verde.
Nel versante trentino l'altopiano di Brentonico, a soli 15 Km da Rovereto, si fa preferire per la mitezza del clima ed il paesaggio privo di asperità.
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