NELL'INCUNABOLO DE PATIENTIA DI BAPTISTA (FR.) MANTUANUS - VENEZIA 1499 IN C.B.A. VI SI LEGGE DAL LATINO E GRECO
"FRATE ANGELICO APROSIO, MINIMO FRA I SUOI CONFRATELLI E FONDATORE DELLA BIBLIOTECA, ASSIEME A DUE ALTRI ORMAI NON PIU' BEN RILEGATI, RESTAURO' A SETTANTAQUATTRO ANNI QUESTO CODICE NELLA VEGLIA NOTTURNA DELL'EPIFANIA DEL 6 GENNAIO 1681. PREGATE PER LUI"
QUANTO AMORE PER I LIBRI FU QUELLO DI ANGELICO APROSIO!: PERALTRO GIA' DIMOSTRATO E L'ACME DI CIO' LO DIMOSTRO' QUANDO OSPITE IN PERIODO DI TEMPO PESSIMO NEL CONVENTO DI FELTRE (P. 119) DATO CHE DAL TETTO L'ACQUA PIOVANA GOCCIOLAVA PREFERI' LUI DORMIRE SOPRA IL LETTO
COME SI LEGGE DALLO STRALCIO NARRATIVOSOPRA PROPOSTO DEL SUO CATALOGO BIBLIOTECONOMICO SISTEMANDOVI SOTTO, AL RIPARO, LE VALIGIE DI LIBRI SUOI
IN MODO DI FARLI RESTARE PER QUANTO POSSIBILE ALL'ASCIUTTO (P. 120, DALL'ALTO) !
TUTTO QUESTO APPARTENEVA ALLA SUA GIOVINEZZA MA IL CARATTERE NON CAMBIO': APROSIO, COME INEVITABILE, PERO' DOPO TANTI ANNI AVEVA PERDUTA LA SUA STORICA BUONA SALUTE E TUTTAVIA ALLA BIBLIOTECA DI VENTIMIGLIA LAVORAVA ATTIVAMENTE A SOLI DUE MESI DALLA MORTE NEL 1681 DI CUI QUI SI PARLA E DELLE CUI ESEQUIE SI OCCUPO' IL DISCEPOLO DOMENICO ANTONIO GANDOLFO SODDISFACENDO LA RICHIESTA DEL MAESTRO DI ESSER SEPOLTO, ANCHE UMILMENTE, MA GIAMMAI LONTANO DAI LIBRI RACCOLTI PER UNA VITA.
ANALIZZANDO L'INCUNABOLO SOPRA CITATO E RESTAURATO SI NOTA LA STANCHEZZA APROSIANA E IL LAVORO SVOLTO, COME UN'ESIGENZA DA NON PROCRASTINARE, NELLA NOTTE SANTA DELL'EPIFANIA, QUANDO ALTRI AVREBBERO DOVUTO ESSERE I PENSIERIE TUTTO CIO' SEMBRA QUASI UN PRESAGIO = LA GRAFIA E', COME BEN SI VEDE, CAMBIATA, DENOTA LE TRACCE DEI MALESSERI DI CUI QUI SI PARLA E L' INVECCHIAMENTO, FATTI TRISTI CHE COMUNQUE MAI LO PIEGARONO, FIN TANTO CHE FU POSSIBILE, ALL'INEDIA TRATTANDOSI DI LIBRI E DELLA LORO CURA...PROVA INDISCUSSA DI UN GRANDE BIBLIOTECARIO E SOPRATTUTTO DI UNO STRAORDINARIO BIBLIOFILO!

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