IL NOTEVOLE INTRECCIO OTTOCENTESCO TRA LETTERATURA, MUSICA E IDEE POLITICHE LIBERALI PUO' IN QUALCHE MODO ESSERE SIMBOLEGGIATO DA QUESTA PARTITURA MUSICALE DE LA DANZA - TARANTELLA NAPOLETANA MUSICATA DA G. ROSSINI SU PAROLE DI CARLO PEPOLI.
IL CONTE CARLO PEPOLI, PATRIOTA E LETTERATO (BOLOGNA 1796 - 1881), FU DA GIOVANE CULTORE DI STUDI LETTERARI E IN QUANTO TALE VICEPRESIDENTE DELL'ACCADEMIA DEI FELSINEI, CUI NEL 1825 VENNE ASCRITTO GIACOMO LEOPARDI CHE VI LESSE L'EPISTOLA DA LUI SCRITTA E DEDICATA AL PEPOLI MEDESIMO.
NEL CORSO DEI MOTI PATRIOTTICI DEL 1831 IL PEPOLI, CHE NUTRIVA IDEE LIBERALI, FECE PARTE DEL GOVERNO PROVVISORIO DELL'ITALIA CENTRALE E AL SEGUITO DEL GENERALE SERCOGNANI PARTECIPO' AL TENTATIVO DI MARCIARE SU ROMA.
DOPO ESSER STATO FATTO PRIGIONIERO DAI REPARTI AUSTRIACI E SUPERATO UN BREVE PERIODO DI CARCERE A VENEZIA, FU COSTRETTO ALL'ESILIO IN PARIGI.
NELLA CAPITALE FRANCESE FU ASSIDUO FREQUENTATORE DEI SALOTTI LETTERARI E, FRA ALTRE COMPOSIZIONI DESTINATE AD ESSER POSTE IN MUSICA, REDASSE IL LIBRETTO DEI PURITANI DI VINCENZO BELLINI NEL 1835.
SI RECO' SUCCESSIVAMENTE A LONDRA OVE PRESE AD INSEGNARE ITALIANO PRESSO L'UNIVERSITY COLLEGE.
RITORNO' IN ITALIA AL FINE DI PARTECIPARE ALLA PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA NEL 1848 MA VISTA LA SCONFITTA DI CARLO ALBERTO DI SAVOIA E DELLE FORZE ANTIAUSTRIACHE CUI APPARTENEVA SI RITIRO' ANCORA IN ESILIO NELLA CAPITALE INGLESE OVE SOGGIORNO' PER UN DECENNIO, FINO ALLA VITTORIA FRANCO-PIEMONTESE NELLA II GUERRA DI INDIPENDENZA (1859).
IN FORZA DEL MUTATO CLIMA POLITICO POTE' RITORNARE IN BOLOGNA UNA VOLTA CHE LA CITTA' FU PLEBISCITARIAMENTE ANNESSA AL PIEMONTE: TORNO' FATTIVAMENTE AI LAVORI LETTERARI UN ANNO PRIMA DI MORIRE EDITANDO UNA SELEZIONE DELLE SUE POESIE E PROSE