INFORMATIZZAZIONE DURANTE

Il congresso dei deputati argentini, l'11 maggio 1819, trasferitosi a Buenos Aires promulgò quindi la nuova costituzione, forgiata sul modello inglese.
Non risultò però mai, pur dopo aver conseguita l'
indipendenza semplice, la collaborazione fra BUENOS AIRES, dominata da una borghesia mercantile e marittima assai intraprendente, dai creoli, fautori di un liberalismo unitario, e le PROVINCE DELL'ARGENTINA, dove predominavano media e piccola proprietà agraria, composta di meticci, ed ambiguamente assistite da una marea di indi, contadini poveri e poco più che servi della gleba, tutti comunque assai legati alle autonomie locali e alla conservazione di vecchi privilegi corporativistici corporativistici, che tpoliticamente si identificavano nel "movimento democratico federalista".
Si giunse presto ad uno scontro che divenne anche aspro.
Dapprima ebbero la meglio i liberali della capitale, guidati dal Rodriguez e dal Rivadavia, che nel 1825 divenne presidente.
Però verso il 1827 si affermarono i federalisti che lo costrinsero a dare le dimissioni.
Nel 1829, dopo vari contrasti succeduti alla DICHIARAZIONE DELL'INDIPENDENZA ARGENTINA salì al potere il forse più abile ma anche più spietato esponente dei federalisti, JUAN MANUEL DE ROSAS (sopra effigiato in un quadro custodito al Museo Historico Nacicional di Buenos Aires) che ottenne in rapida successione gli incarichi di governatore e capitano generale.
Prese così l'avvio una lunga, sanguinosa dittatura, che, rinnegando le posizioni che l'avevano fatta affermare, diventò gradualmente accentratrice, avvalendosi di ogni mezzo per sterminare i rivali.
L'anno quaranta fu in dettaglio il più spaventoso nel contesto di tale guerra civile fra il dittatore e l'esercito "liberatore" dei suoi awersari. I successi conseguiti nelle guerre contro Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Bolivia e Uruguay e la conqista della Patagonia rafforzarono ancora negli anni seguenti il Rosas, ma la resistenza dei liberali e l'intervento europeo portarono poi alla sua sconfitta il 3-II-1852, nella battaglia di Monte Caseros ad opera del suo stesso luogotenente generale Urquiza.
Il 1°-V-1853 venne proclamata la nuova costituzione e, dopo un periodo di nuovi dissidi interni, finalmente nel 1862 il presidente Bartolomé Mitre riusci ad aprire un lungo periodo di sviluppo pacifico, nel quale l'ARGENTINA conobbe grandi progressi economici, vide la costruzione di ferrrovie e di opere pubbliche, apporto dell'emigrazione europea, regolazione pacifica dei confini, con una relativa stabilità e maturazione politica dei partiti politici rappresentanti i principali gruppi sociali del Paese.