POLLENTIA (oggi Pollenzo) fu una città romana del Piemonte ascritta da Plinio Seniore tra i nobilissima oppida. Il suo nome è citato da vari autori latini come Cicerone e Marziale. Chi lo ricorda per fatti storici avvenuti nel suo territorio, chi per la lana scura, chi per quella produzione di vasellame da tavola che sembra avesse nel mondo romano una grande rinomanza. Poco invece si sa delle origini della città e non si hanno dati precisi sulla romanizzazione del suo territorio.In ogni modo questa dovette avvenire tra il 173, che segna la caduta degli Statielli, e la sua occupazione coincide con l'occupazione dei territori dei Bagienni, di cui però non conosciamo esattamente la data. Come il nome stesso Pollentia suggerisce, non è improbabile che la città fosse una fondazione di carattere militare, nata appunto come bastione d'offesa per le nuove conquiste che i Romani avevano in animo di fare verso Nord. Poi per lunghi anni Pollenzo continuò la sua vita di pacifica città di provincia e bisogna arrivare ai tempi di Alarico perchè il suo nome torni ad essere famoso. A Pollenzo infatti avvenne la battaglia condotta da Stilicone contro Alarico nel 402. L'invasione dei Goti segnò forse la fine della città. Nella città moderna, che si identifica con l'antica Pollenzo, sono però scarsi i resti, ancora conservati della città romana. Alcuni edifici apparvero nella esplorazioni del 1805 ma oggi non sono pìù visibili.Dalla forma delle case soprastanti e dal nome della località - il Colosseo - si potè delineare la capienza di un ampio anfiteatro le cui poderose mura sono ancora conservate sotto le moderne costruzioni . Le vestigia apparse nell'interno del parco reale probabilmente appartengono a un teatro e ad un tempio. Presso il quadrivio formato dalle strade Bra-Alba-Pollenzo e S. Vittoria è tuttora visibile ed è stato recentemente esplorato e restaurato un monumento, la cui destinazione appare ancora incerta.