vedi un viale Qui dall'album privato della famiglia Richard Ormond permette di visualizzare un'immagine dell'abitazione nel pieno del suo splendore agli inizi del XX secolo, aggiungendo poi di proprio pugno il seguente commento che è un breve, utile sunto della storia della casata: Il legame tra San Remo e la famiglia Ormond ebbe inizio nel 1875, quando Michel Louis Ormond comprò una proprietà immobiliare, per migliorare lo stato di salute della moglie. Michel Louis Ormond (1828-1901) era un produttore svizzero di sigari, aveva rilevato una fabbrica di lavorazione del tabacco a Vevey, sul lago di Ginevra e l'aveva incrementata con successo. Inizialmente istruito come banchiere, aveva lavorato in varie banche ad Avignon e Parigi prima di tornare al paese natio dove diventò una figura prominente nell'industria e nella finanza pubblica. Egli restò per molti anni deputato del Gran Consiglio del Cantone di Vaud, fu uno dei fondatori della Società del Gas di Vevey e presidente della Società delle Ferrovie Occidentali Svizzere. Aveva passione ed interesse per la storia, gran conoscitore enciclopedico di alcuni periodi in particolare, amatore d'arte e letteratura. Con la moglie si recava regolarmente a Parigi, dove incontravano personaggi famosi come lo storico Hippolyte lame, lo statista Léon Gambetta e Adolphe Thiers e il novelliere Alexandre Dumas. La conoscenza dell'arte contemporanea e la sensibilità istintiva li portava a scegliere ed acquistare numerosi dipinti e frequentarne gliautori. Marie Margherite Ormond (1847-1925), nata Renet, moglie di Michel-Louis era una donna di carattere forte, eppur molto incline alla letteratura e con raffinato gusto artistico. Poetessa, seppur non eccelsa, pubblicò nel 1919 un suo volume di versi intitolato “Resonnances". Era nata a Versailles nel 1847, figlia di un banchiere francese la cui famiglia, originaria dì Nimes, era fortemente protestante. Entrambi i suoi nonni erano stati deputati a Parigi e avevano ricoperto alte cariche nel loro circondario. Il suo unico fratello mori nel 1866 e da allora rimase figlia unica. Nel manoscritto biografico su suo marito ella si descrive così: "Seppure il suo profilo fosse irregolare, il suo viso era illuminato da grandi occhi puri. Aveva molta grazia ed era una donna della buona società, il suo corpo delicato conteneva uno spirito raffinato ed energico. Louis Ormond era orgoglioso di Lei e l'amò sino alla fine dei suoi giorni". Dal canto suo Lei ricambiò con costante affetto "misto a rispetto ed ammirazione La coppia si era incontrata a Parigi nell'aprile del 1865 e sposata all'inizio dell'anno successivo. Il loro unico figlio, Francis (1866-1948), nacque nella loro casa sul Lago di Ginevra, Villa Mirabaud a Clarens, nel novembre del 1866. Era un ragazzo molto indipendente, a sedici anni andò via di casa e arrivò fino al Canada. Fu la salute delicata di Marie Marguerite a spingere lei ed il marito a cercare una proprietà nella riviera italiana. Per poter trascorrere i mesi invernali più freddi acquistarono, nella zona est della città, villa Rambaldi; questa fu danneggiata dal terribile terremoto del 24 febbraio 1887, che causò crolli e distruzione nei dintorni. Louis Ormond, con la sua capacità organizzativa ed iniziativa, diresse gli aiuti per la popolazione locale. Egli ricevette l'ordine di San Maurizio e Lazzaro dal Re Umberto, a riconoscimento del suo contributo eccezionale. In seguito ai gravi danni subiti da Villa Rambaldi, gli Ormond decisero di costruire una nuova villa e impiegarono un architetto ginevrino: Emile Reverdin. Essi stessi pianificarono la destinazione dei locali e seguirono i lavori della costruzione che fu disegnata in uno stile neoclassico molto sobrio. La pietra arrivò da una cava a Cassis, vicino a Jolone, i lavori in ferro dalla Svizzera e i vetri delle finestre da St. Gobain, le stoffe, copiate da campioni antichi, furono tessute da un laboratorio di Parigi. La casa era piena di collezioni di antichità, raccolte dagli Ormond negli anni, alcuni pezzi provenienti dalla vendita dei Demidoff a Firenze. Dopo 15 mesi di attività ininterrotta, la casa fu ufficialmente aperta il primo di giugno 1890. Gli Ormond avevano sempre intrattenuto con signorilità gli invitati, loro ospiti furono il Principe Ereditario di Germania e la sua famiglia, il Duca d'Aosta e altri personaggi famosi. Francis Ormond aveva sposato nel 1891 Violet Sargent, la bellissima sorella del pittore americano John Singer Sargent. Molti dei loro figli sono nati a San Remo, incluso mio padre, il più giovane di sei, nel 1898. Francis era diventato un intrepido viaggiatore in Arabia e trascorreva là molto tempo, affidò l'educazione delle figlie maggiori Margherite e Rose Marie alla nonna. Dopo la morte del marito, nel 1901 ella continuò a tenere la villa trascorrendo parte dell'anno là, a Parigi e parte nel castello di Crevins, una nuova proprietà acquistata fuori Ginevra. Continuò a vivere in grande stile, programmando tutto con precisione, scrivendo lettere ed istruzioni con mano ferma e inchiostro rosso-viola, fu una matriarca formidabile che riuscì a superare qualsiasi ostacolo. Lei costrinse suo nipote più vecchio Jean Louis, a scuola in Inghilterra, a seguire i corsi per occuparsi dell'industria di sigari. Deve essere stata meno che vigile quando Rose Marie incontrò e si innamorò di un giovane storico dell'arte francese, Robert Andr‚ Michel, che sposò nel 1913. Marie Margherite non perdette mai la sua energia continuando a viaggiare avanti e indietro dalla sua villa a San Remo fino alla fine dei suoi giorni. Alla sua morte nel 1925 la villa fu venduta e il legame tra San Remo e la famiglia Ormond - durato circa cinquant'anni - fu così interrotto (note di Richard Ormond edite in "Villa Ormond" nel sito informatico multimediale autonomo, giustamente collegato al sito ufficiale edito a cura del "Comune di Sanremo")