Informatizzazione a cura di B. Durante

Ancora scrive G. B. Rossi a p.13 del suo citato lavoro: " Crotto, invece, è un solitario.
Scrive in nsilenzio, nel suo appartamentino elegante di corso Torino, davanti alla finestra davanti alla quale occhieggiano i rami degli ippocastani fronzuti.
E' un ribelle.
Scrive quando ne ha voglia, fra una scrittura e l'altra.
Perché Aldo Crotto oltre essere un compositore esimio è altresì un tenore di grido -nel senso simpatico della parola- ed un direttore d'orchestra pregevolissimo.
Eppoi dicono che i genovesi...Molte delle sue composizioni di piccola e di vasta mole hanno fatto il giro del mondo e sono apprezzatissime.
Non ama mettersi in vista.
Anzi, è quasi geloso dei suoi lavori.
Appartiene, benché giovanissimo, al carattere dei vecchi genovesi, massicci ma scontrosi".