informatizzazione a cura di B. Durante

IL POTENTISSIMO REGGENTE DI FRANCIA IL CARDINALE GIULIO MAZZARINO FU SPESSO CELEBRATO DA AUTORI LIGURI ANCHE SOTTO LA FORMA ENCOMIASTICA DELLE DEDICHE DEI LORO SCRITTI: COME NEL CASO DEL VOLUME SOPRA RIPRODOTTO.
IN FONDO ERA VANTAGGIOSO GARANTIRSI LA PROTEZIONE DI UN UOMO TANTO INFLUENTE: LO STESSO APROSIO CERCO' DI INGRAZIARSELO IN QUANTO GLI FECE OMMAGGIO DI PREZIOSI VOLUMI. NON DEDUCIAMO CIO' DALLA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO DELL'ERUDITO INTEMELIO MA DA UNA PIUTTOSTO CELERE RISPOSTA DEL MAZARINO




MAZARINO o MAZZARINO, Giulio, cardinale e statista francese (Pescina, L'Aquila,1602 -Vincennes 1661).
Da capitano dell'esercito pontificio passò in diplomazia e intraprese la carriera ecclesiastica, senza peraltro essere mai ordinato sacerdote.
Inviato in Francia come nunzio apostolico (1635 - '36), si fece molto apprezare da Richelieu che ottenne per lui la nomina a cardinale (1641).
Alla morte di Richelieu (1642), Luigi XIII gli affidò la direzione del Consiglio del re, carica che Mazarino mantenne anche durante la reggenza di Anna d'Austria, che divenne la sue amante.
Condusse il paese nell'ultima fase della guerra dei trent'anni: grazie alle importanti vittorie di Rocroi (1643), Nordlingen (1645), Lens (1648) e alla sue abile diplomazia, con i trattati di Westfalia (1648) ottenne per la Francia l'Alsezia e il riconoscimento definitivo di Metz, Toul e Verdun.
La guerra aveva però moltiplicato i costi dello Stato e la pressione fiscale. Ben presto Mazarino dovette far fronte all'ostilità del ceto parlamentare (Fronda parlamentare, 1648).
I magistrati di Parigi sobillarono la popolazione contro di lui, provocandone la fuga dalla cittaà insieme con la regina e il giovane re Luigi XIV.
Mazarino riuscì però a dividere gli awersari e a concludere la pace di Rueil (1649).
Nel 1650 prese l'awio la Fronda dei principi, capeggiata dal Condé.
Riparato a Colonia, Mazarino continuò a dirigere la politica del regno fino alla sconfitta delle truppe del Condé (1652).
Dal 1653 Mazarino governò restituendo autoritàal potere regio.
Ripresa la guerra con la Spagna, grazie alla vittoria di Turenne alle Dune (1658), ottenne la pace, con il trattato dei Pirenei (1659), capolavoro diplomatico di Mazarino, che rese definitivi il primato francese in Europa e la decadenza spagnola.
Ottenne anche il controllo del confine renano, appoggiò la Svezia nella "guerra del Nord" (1660), si alleò con l'Inghilterra e fece imparentare i principi reali con le case di Spagna ed Inghilterra.