informatizzazione a c. di B. Durante

Da un rarissimo volume dello Stelluti si ricava questa incisione che rappresenta il GORGOGLIONE oggi meglio detto AFIDE.
Gli AFIDI (anche detti PIDOCCHI DELLE PIANTE oltre che GORGOGLIONI) costituiscono una superfamiglia di Insetti dell'ordine degli Emitteri, sottordine Omotteri.
Di solito di piccole dimensioni hanno corpo molliccio, zampe dotate di 2 unghie, antenne di 3 - 6 articoli, ali, quando esistono, del tutto membranose.
Per quanto apparentemente innocui i GORGOGLIONI sono stati spesso alla base delle CARESTIE.
I danni cagionati alle piante possono infatti essere di molteplice tipo e vanno dalla pura e semplice sottrazione di linfa alle ferite meccaniche provocate quando conficcano il rostro nei tessuti, dall'irritazione cagionata nei tessuti dalle tossine presenti nella saliva (con formazione a volte di galle), alla trasmissione di agenti patogeni (virus, micoplasmi, batteri, protozoi) all'emissione infine di grandi quantitą di escrementi liquidi (detti nel loro complesso melata) su cui si sviluppano muffe dette fumaggini che sono di impedimento ai processi di respirazione e di fotosintesi.
Oggi la lotta a questi parassiti si svolge con relativo successo in forza e su tre fronti: quale lotta biologia (con l'introduzione nelle colture di predatori degli Afidi), quale lotta agronomica (consistente nella scelta di piante o portainnesti resistenti a certi Afidi) ed ancora quale lotta chimica attraverso gli antiparassitari.
Nell'antichitą si trattava di un'impresa a volte irrisolvibile e per questo si elaboravano i rimedi pił impensati, stravaganti e in qualche maniera surreali per contrastare i danni causati dagli AFIDI: a questo proposito giova menzionare, come un emblema comportamentale, l'estremo espediente in Cappadocia di far correre per i campi una DONNA MESTRUATA