cultura barocca
informatizzazione a cura di B. Durante

L'IMMAGINE propone il FRONTESPIZIO di un'opera di rilevanza controriformistica voluta dal pontefice GREGORIO XV: tale pubblicazione fu divisa in tre parti ognuna preceduta da un FRONTESPIZIO, in merito cioè agli argomenti trattati, vale a dire i molteplici TIPI DI SCOMUNICHE (vedi qui l'INDICE), quindi la tipologia delle SOSPENSIONI e finalmente gli obblighi deisacrdoti e i doveri dei penitenti in merito alle CONFESSIONI.






























GREGORIO XV al secolo ALESSANDRO LUDOVISI fu di famiglia fiorentina trapiantata a Bologna (Bologna 1554-Roma 1623).
Formò la sua profonda cultura presso i collegi gesuitici romani dove studiò lettere, filosofia e teologia, laureandosi poi in giurisprudenza a Bologna (1575).
Divenuto sacerdote svolse incarichi diplomatici in Polonia e fu quindi nominato arcivescovo di Bologna (1612) e cardinale (1616).
Risultò eletto all'unanimità papa nel secondo giorno del conclave (9-II-1621) seguito alla morte di Paolo V:
Il cardinal Borghese, nipote di quest'ultimo, sosteneva il cardinale Campori, combattuto dall'Aldobrandini, nipote di Clemente VIII.
La Spagna con il primo gruppo, la Francia con il secondo.
Avendo visto di non poterla spuntare con Campori, Borghese ripiegò sulla candidatura di Ludovisi, gradita anche all'altro gruppo.
Sotto GREGORIO XV il maneggio degli affari fu affidato al cardinale nipote Ludovico Ludovisi, figlio di un suo fratello (nominato cardinale già il 15 febbraio), anch'egli educato dai gesuiti e straordinariamente favorito dal papa.
Egli acquistò dai Colonna il ducato di Zagarolo e creò in Roma la grandiosa villa Ludovisi sugli antichi orti sallustiani.
Zio e nipote, fervidamente attaccati alla causa della Controriforma, le dedicarono tutte le proprie energie, in tutte le parti d'Europa.
Dato l'intreccio di eventi di grande importanza in quel momento (secondo periodo della guerra dei Trent'anni), il pur breve pontificato di GREGORIO XV ebbe un notevole rilievo.
Venne appoggiato con ogni mezzo l'imperatore Ferdinando II e spinto a sfruttare fino all'ultimo in favore del cattolicesimo le sue vittorie sui ribelli dei domini austriaci e sull'elettore palatino.
All'opera di ricattolicizzazione per la forza statale della Boemia e dell'Austria, GREGORIO XV prese parte propulsiva attraverso il suo nunzio Carafa.
Egli appoggiò il conferimento dell'elettorato palatino a Massimiliano di Baviera, capo della lega cattolica in Germania; questi aveva ottemperato al desiderio del papa inviandogli la famosa Biblioteca Palatina confiscata alla presa di Heidelberg, che costituì il fondo palatino della Biblioteca Vaticana.
Anche Luigi XIII fu appoggiato caldamente nella sua lotta (1621-22) contro gli ugonotti, terminata con la sconfitta di questi e con modifiche per loro svantaggiose dell'editto di Nantes.
Tra Francia e Spagna GREGORIO XV riuscì a evitare una guerra per la questione della Valtellina, ottenendo un accordo per il quale le piazzeforti occupate dalla Spagna dovevano essere in parte consegnate al papa fino alla decisione della controversia, in parte evacuate.
GREGORIO XV favorì anche il progetto di matrimonio spagnolo per l'erede della corona inglese Carlo Stuart (progetto poi andato a monte), ottenendo dal re Giacomo I notevoli impegni in favore dei cattolici inglesi.
Tutta questa attività controriformistica fu accompagnata al centro da una istituzione di grandissima importanza per la diffusione del cattolicesimo, la fondazione della congregazione DE PROPAGANDA FIDE (6-I-1622), chiamata a organizzare e dirigere l'opera missionaria in tutto il mondo, e per la quale papa e cardinale nipote dettero largamente i primi fondi.
Quattro grandi figure della riforma cattolica, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Filippo Neri e Teresa di Gesù, furono contemporaneamente elevati agli altari (22-III-1622).