da "Monumenti" di N.Lamboglia vedi schema della FASI EDILI

Tenendo conto di imprecisioni dovute alla perdita di carte antiche (e calcolando altresė le intromissioni delle forze feudali e signorili), possiamo tentare un primo approccio nello studio sulla CHIESA DI N. S. DEL CANNETO tramite l'esame delle indicazioni offerte dalla bolla Religiosam vitam del 1246 (in Archivio Curia Vescovile di Mondovė, Abbazia del Borgo, n.1246 da copia imitativa del 1308, notaio Andrea Bruno), il documento pių antico che ci aiuti a conoscere i possessi liguri dell'ABBAZIA DI BORGO S. DALMAZZO da cui dipendeva appunto questo priorato rivierasco. Tra questi possessi troviamo citata In dioecesi Albingaunensi ecclesiam sanctae Mariae de Caneto a Tagia La chiesa di SANTA MARIA DEL CANNETO č situata immediatamente fuori dell'abitato di Taggia, a poco pių di cento metri dalla testata del lungo ponte che con sedici arcate scavalca il torrente Argentina, la fiumara di Taggia. L'attuale edificio si presenta nella veste di un rifacimento settecentesco, mentre il portale č frutto di un recupero da un'altra chiesa taggiasca, Sant'Anna, ora distrutta. L'abside č stata ricostruita sulle tracce di quella originaria, nelle forme comuni dell'architettura ligure del XII secolo. Sul lato meridionale l'affianca l'agile campanile a tre piani di monofore e bifore, databile al XII secolo. All'interno sono stati recuperati in parte gli affreschi opera dei Cambiaso, del 1547 . Anteriormente al 1246 la chiesa non č citata in alcun documento. Anche la sua dipendenza dal cenobio piemontese non ha altri riscontri: tuttavia il suo status di priorato ečancora ricordato nei decreti della visita apostolica di mons. Mascardi nel 1585, e nella prima metā del XVII secolo. Prove dell'esistenza pių antica abbiamo perō dall'archeologia. Gli scavi effettuati all'interno di Santa Maria del Canneto hanno messo in luce le tracce delle vicende dell'attuale edificio e della chiesa che lo ha preceduto: si tratta di un'abside, di una cripta e della scala che le dava accesso, di una fase di etā romanica, e dell'abside di una precedente costruzione altomedievale (testo da G. COCCOLUTO).